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Bologna vs Lazio – Il volo di Olimpia – 5 maggio

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Come ogni squadra di serie A ha dei colori sociali ed un simbolo, così la Lazio ha i come suoi colori quelli biancazzurri e come simbolo una Aquila, scelta in quanto emblema di potenza, vittoria e prosperità.

Nel corso degli anni, fonte Wikipedia, lo stemma della Lazio ha subito varie modifiche: il primo vero logo ufficiale, ideato nel 1909, raffigurava uno scudo a strisce verticali bianche e celesti dove era posata un’aquila che reggeva un nastro sul quale campeggiava il nome della società.

Qualche stagione più tardi comparirà sul simbolo laziale la dicitura “Roma”, per poi essere modificato durante il Ventennio per volontà del regime mussoliniano. Alla fine della dittatura lo stemma del club biancoceleste fu ridisegnato secondo lo stile originario. Particolare è il simbolo adottato negli anni ottanta, caratterizzato esclusivamente dalla figura stilizzata dell’aquila, molto amata dai tifosi laziali e non solo, tant’è vero che secondo la classifica degli stemmi più belli del calcio stilata dal Guerin Sportivo, quello biancoceleste risulta essere il terzo simbolo più apprezzato in assoluto. Lo stemma attuale della società capitolina, il quale ha subito l’ultimo restyling nel 1993, riprende lo stile di quelli passati, con un’aquila d’oro che si posa sullo scudo a strisce verticali bianche e celesti sul quale è inciso il nome del club. Tale emblema è stato rivisitato in una versione speciale in occasione del centenario laziale ed è rimasto per un anno esatto sulle maglie della Lazio a partire dal 9 gennaio 2000: all’interno dello scudo a bande bianche e celesti sovrastato dall’aquila era presente in forma stilizzata e a grossi caratteri il numero 100, che andava a ricordare gli anni trascorsi dalla fondazione della più antica società calcistica della Capitale.

Non tutti però sanno che da alcuni anni, il club laziale ha fatto del suo simbolo un simbolo vivente, addestrando uno splendido esemplare di 12 chili, a volare sullo stadio Olimpico, prima delle partite interne. Nel 2010 è stato indetto una specie di referendum per trovare il nome all’animale, volontà questa espressa direttamente dal presidente Claudio Lotito, che voleva far scegliere ai tifosi tra una quaterna di  nomi rimasti in lizza per battezzare‘ l’Aquila il cui volo propiziatorio,  precede ogni match casalingo della squadra biancoceleste. Alla fine, stanti le percentuali risultanti sul sito ufficiale del club, il reale pennuto fatto venire da Lisbona è statto chiamato Olimpia, un nome che i sostenitori laziali si augurano di buon auspicioBocciati dunque gli altri nomi proposti, con Vittoria  e Skeggia battuti sul filo di lana e Libera staccatissimo. E proprio su uno dei nomi in ballottaggio fino all’ultimo – ovvero Skeggia – avrebbe pesato il tentativo, da parte di hacker romanisti, di farne impennare i voti, con l’obiettivo di prendere in giro i ‘cugini‘ nel successivo derby con uno striscione ad hoc: “Skeggia, l’aquila che scappa…“. Il volo dell’Aquila è stato concesso in tutte le partite casalinghe, tranne appunto nel derby, per motivi di ordine pubblico.

Queste le parole di Stefano de Martino, responsabile della comunicazione della societa biancazzurra:” Il volo di Olympia, meraviglioso e suggestivo, ha generato e genera nel cuore dei nostri tifosi emozione e passione. Chiunque sia venuto a Formello, dai colleghi giornalisti ai tifosi, può testimoniare le reali condizioni di Olympia, che vive in uno dei centri sportivi più grandi d’Europa ed ha tutte le attenzioni e le cure che necessita“. La chiosa è del falconiere Juan Bernabè: “Olympia è una regina“.

Anche domani Olimpia, in occasione di Lazio Bologna, spiccherà il volo:  partirà sempre dalla Monte Mario, ma stavolta da un settore più alto rispetto alla sua prima uscita (spiccò il volo dall’ingresso della Tribuna stampa) . Volerà ad un altezza maggiore, anche ieri si è allenata allo stadio, completando i tre giri e atterrando sullo stemma posizionato in mezzo al campo.

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