Bologna FC
Bologna vs Lecce – Italiano:«Sono felice»
L’allenatore Italiano e l’uomo Vincenzo si presentano in sala stampa dopo un vittoria sofferta. E parlando di se…
Vincenzo Italiano da Karlsruhe, uomo del profondo sud, nato per una casualità nel profondo nord, non la manda a dire. L’esultanza di ieri sul gol di Orsolini e sotto la curva a fine partita sono il manifesto di una parte della sua personalità. E così quando all’82’, con Lewis in campo, Juan crossa per Riccardo che di testa la sbatte all’angolino sinistro di Falcone, la gioia dell’uomo di Ribera esplode. Al triplice fischio, sotto la curva, la scimmia fatta di confronti inizia a scendere dalla spalla e Vincenzo si lascia andare ad un’esultanza fuori dal comune.
In sala stampa Italiano apre il libro delle emozioni
«Il gol e la prima vittoria stagionale al Dall’Ara sono stati una liberazione». Ci sono momenti in cui reputi giusto mettere in piazza i tuoi sentimenti, perchè sai che è la “Tua Piazza” e chi ti sta ascoltando pensi possa capire.
«Vivendo tutti i giorni il gruppo percepivo l’importanza della vittoria per la squadra e per la società». Ma siamo sicuri che questi tre punti erano importanti anche per te, che sei il geometra e architetto di questa squadra. Sapevi perfettamente che arrivare a Bologna dopo una qualificazione in Champions, neanche la perfezione sarebbe stata sufficiente. Perchè Bologna è così: vive di innamoramenti anche inconsueti e il nuovo che arriva fatica ad insediarsi.
Ma sapevi pure che il pari (che non è una sconfitta), a questo punto del cammino, non sarebbe stato sufficiente:«Con un altro pareggio la situazione sarebbe stata diversa. Per questo quando la palla, colpita di testa da Orsolini, è entrata è come se dentro la porta l’avessimo spinta tutti». Insomma un gol comunitario, voluto da tutti, per liberarsi, dopo 7 mesi, della maledizione delle vittorie mancanti al Dall’Ara.
La classifica inizia a sorridere
15 punti in 10 partite giocate in questa stagione, gli stessi dell’anno scorso, stesse partite giocate, ma senza Zirkzee, Calafiori e Ferguson che ancora deve esprimere il suo potenziale, ritrovando la condizione.
Ma Vincenzo guarda oltre:«Tra me e la squadra la fase di conoscenza si è già conclusa. In tante cose in queste settimane siamo cresciuti: mancava solo la ciliegina sulla torta». E il percorso di questi primi 100 giorni, nonostante l’infermeria sempre affollata, racconta che la nave rossoblù è salpata ed è uscita dal porto. E Italiano lo sa. Quanto lungo e soddisfacente sarà il suo viaggio è presto per dirlo, ma i presupposti ci sono tutti.
L’intervista si chiude quando l’allenatore Italiano passa il microfono all’uomo Vincenzo, che prova a spiegare tutta la sua identità.
«Ho già dovuto rinunciare ai capelli, non toglietemi anche il modo di vivere le partite. I ragazzi ormai mi conoscono, sanno che le gare io le vivo così. Credo che si preoccuperebbero se mi vedessero starmene buono e silenzioso per cinque minuti». E anche se l’esultanza del dopo gara parrebbe, ai perbenisti, smodata, un bel chissenefrega no?
Forza Vincenzo, il viaggio è appena incominciato, ma la rotta è quella giusta.
(Fonte Vitali – Il Resto del Carlino)
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