Bravo Bologna, ma serve il gol: ora Parma per dare continuità

Quella andata in scena ad Anfield è stata probabilmente la miglior versione del Bologna vista in questa stagione. Il tutto, ovviamente, tenendo conto del valore e del livello superiore dal quale partiva il Liverpool: per certi versi meglio anche dell’ultima convincente uscita con l’Atalanta e della prima vittoria in casa del Monza.

Liverpool-Bologna

Intanto, Italiano ha ricevuto pubblicamente i complimenti da parte di Arne Slot per la gara disputata dal suo Bologna. Il mister lo aveva detto: «Vogliamo uscire da qui a testa alta» e così è stato. La squadra ha avuto personalità e coraggio, concedendo poco. Finalmente la difesa gira: probabilmente lo scossone dopo la gara a Como ha dato i suoi frutti.

C’è voluta una magia di Salah per chiudere definitivamente la gara. Non solo: il Bologna ha portato in campo aggressività, gioco, fluidità, detto che probabilmente questo miglioramento netto è anche dovuto a una condizione atletica sempre più in linea col campionato. Non è stata una passeggiata: per arrivare a questo, il Bologna ha dovuto ingoiare diversi bocconi amari.

Anche dal punto di vista mentale la squadra di Italiano ha dato prova di grande solidità. Dopo il primo gol subito, il rischio era quello di tirare i remi in barca, favorendo il bombardamento in porta da parte del Liverpool. Così non è stato, anzi. Il Bfc ha corso su e giù cercando di tenere dietro ai folli ritmi dei Reds, sfiorando la rete più di una volta fino al 45′. Sembra proprio che ci sia stato un cambio di ritmo rispetto al piccolo trotto che ha caratterizzato la prima parte della stagione.

Serve il gol: le possibilità

In seguito alla sfida, però, è stato lanciato da Paolo di Canio (Sky) un tema che è terribilmente reale per il Bologna. Se non c’è Castro in campo, non ci sono quote gol alternative all’argentino, all’apparenza. Questo Bologna corre, crea, attacca, ma guardando le statistiche ci sono 7 gol segnati in 8 partite. Il miglioramento deve esserci e in breve, anche perché sembra che manchi il cinismo necessario per trovare più reti. «Se riusciremo a migliorare sotto questo punto di vista, possiamo dire la nostra ovunque» sentenzia Italiano.

Non sembra che Dallinga sia riuscito ancora a entrare a pieno regime nei ritmi bolognesi, mentre Orsolini pare essere entrato in una fase negativa dalla quale sta cercando faticosamente di tirarsi fuori. Discorso diverso per Ndoye, che sta mostrando tante cose positive, anche se mancando nella fase più importante, quella di finalizzazione. Contro il Liverpool la sua prestazione è stata totale, peccando solo  nell’aspetto più importante per un attaccante: il gol. Sfortuna, anche, tenendo conto dei legni che hanno impedito allo svizzero e al Bologna di poter festeggiare la prima rete in Champions.

Dan Ndoye (©Damiano Fiorentini)

Bologna-Parma, vietato sbagliare

In generale in questo momento gli esterni non stanno incidendo nella maniera in cui dovrebbero. Di occasioni perse per fare punti e c’è il rischio che, alla lunga, inizino a pesare. Serve muovere la classifica, scalare la vetta settimana dopo settimana e ritrovare quella completa fiducia che ha permesso al Bologna di vivere il sogno dello scorso anno. Al Dall’Ara, domenica, andrà fatto proprio questo. Il Parma viene da 8 gol subiti nelle ultime 3 giornate e solo una vittoria potrebbe dare continuità alle tante belle cose viste in quel di Anfield. I 3 punti sono tassativi, se si vuole andare alla pausa con nuove consapevolezze.

Fonte: Alessandro Mossini – Corriere di Bologna

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