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Verso Bologna-Parma, Brianti: «Ai crociati sta mancando equilibri. Bologna squadra a forte, a cui toglierei Freuler»

Intervista al collega di Parma, direttore di Mondo Primavera, sulla sfida tra rossoblù e gialloblù

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Il Parma sotto la sua curva
Il Parma sotto la sua curva (© Parma Calcio 1913)

Domani alle 15, tornerà dopo tre stagioni di assenza, il derby Bologna-Parma. Allo Stadio Dall’Ara saranno ospiti della formazione rossoblù i ducali di Fabio Pecchia. La formazione di Vincenzo Italiano, dopo la buona prova di Anfield, vogliono il secondo successo stagionale.

Per parlare della squadra gialloblù, abbiamo parlato del collega di Parma, Simone Brianti, direttore di Mondo Primavera.

Il Parma ha cominciato bene la stagione, ma nelle ultime giornate sta faticando. Che cosa sta mancando ai gialloblù?

«Al Parma in queste ultime partite è mancato l’equilibrio. È una squadra che crea tantissimo, che porta tanti giocatori nella metà campo avversaria e a pressare anche gli avversari. Ma poi fa fatica nel difendersi, nel filtro del centrocampo. Rispetto alle prime partite, è mancato il centrocampo con tanti infortuni. C’è stata tanta sfortuna, con Hernani che ha ripreso tardi ad allenarsi, Sohm si è fatto male in queste prime giornata, Estevez sarà ancora fuori e Keita si è fatto espellere alla prima partita. Il centrocampo è il reparto che ha più difficoltà finora, si è visto nelle rimonte subite. Sta mancando soprattutto Estevez, che c’era nelle prime giornate e la differenza si è vista. Poi c’è da capire che contributo potrà dare Keita».

Quale è il progetto del Parma sotto la guida del Gruppo Krause?

«Il progetto è sempre stato questo: lavorare sui giovani per il futuro. Creare una squadra giovane, un patrimonio, e portarla a fare gli step che la portino più avanti. L’obiettivo a lungo termine credo sia quello di riportare il Parma alle posizioni europee che mancano da parecchi anni. È chiaro che si tratti di un orizzonte molto lontano. È un progetto pluriennale partito anni fa, quando è arrivato Krause. E, subito, ha fatto tanti acquisti di giocatori giovani. Poi piano piano questo gruppo è stato consolidato con giocatori della primavera, giovano comprati da fuori. Gli anni della B sono stati importanti anche per consolidare un gruppo, una base forte. È stato fatto un lavoro importante ed è tornato in Serie A con tanti giovani che devono ancora crescere. Quindi metto anche l’esperienza ancora da acquisire nelle difficoltà di queste giornate del Parma».

Dall’esterno, come stai vedendo il Bologna? Ti aspettavi questo mercato?

«Non mi aspettavo niente di diverso dal Bologna sul mercato. La realtà, possiamo dire, è simile a quella del Parma con una proprietà che deve fare fronte a discorso del bilancio. Chiaramente pesa perdere due giocatori come Calafiori e Zirkzee, ma era necessario per fare mercato. Mi aspettavo questo tipo di mercato e questo tipo di scelte, a partire da Italiano che è un allenatore per certi versi simile a Thiago Motta. Poi è ovvio che quando cambi, c’è sempre questo tipo di attesa per cementare il gruppo e conoscere l’allenatore. Dopo un mese e mezzo, ora, il Bologna sta venendo fuori e si è visto a Liverpool. Mi aspetto quel Bologna anche contro il Parma».

Che Parma ti aspetti invece?

«Dal Parma mi aspetto che possa trovare più equilibrio. Mi aspetto una squadra più attenta dietro e nelle giocate per non rischiare. Chiaro che comunque affronti una squadra forte come il Bologna, quindi rischi sempre perché hai contro giocatori forti».

Quale giocatore toglieresti al Bologna per equilibrare la sfida di domani?

«Dico Freuler, perché a centrocampo è uno di quelli che quando c’è si fa sentire, ma soprattutto quando non c’è ne senti la mancanza. È uno di quei giocatori che mi è sempre piaciuti, perché non ti ruba l’occhio con giocate o gol, ma è uno che gioca per altri due o tre. Ecco, togliendo Freuler, secondo me il Bologna potrebbe avere qualche difficoltà in più».

 

 

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