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Cagliari-Bologna 1-0: i ragazzi di Mihajlovic cedono ad un Cagliari ordinato e voglioso

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La seconda partita in 3 giorni del Bologna ferma l’onda positiva della squadra di Mihajlovic, che a Cagliari si arrende di fronte alla voglia di Serie A dei sardi, galvanizzati dal cambio di allenatore e l’immediata scossa di Crotone.

Nel prepartita, Semplici sorprende tutti schierando titolare Klavan, che non giocava dallo scorso 16 dicembre, mentre in avanti rinuncia a Pavoletti, uomo del match contro il Crotone. Mihajlovic, nonostante le assenze continua col suo 4-2-3-1 e lancia Antov per l’esordio. Segnale di fiducia in mediana per la coppia Dominguez-Svanberg.

Il Cagliari comincia subito forte e conduce la partita. I padroni di casa trovano immediatamente 3 calci d’angolo nei primi 5 minuti. Sull’ultimo di questi i sardi trovano anche la prima occasione: il corner battuto dalla sinistra della porta di Skorupski arriva sulla testa di Joao Pedro, il quale deviandolo lo indirizza sul palo più lontano, dove l’accorrente Godin viene anticipato da Dominguez, intelligente nella lettura del pericolo.

Il primo tiro verso una delle due porte arriva al 13’ dal destro di Radja Nainggolan. C’è un fuorigioco, ma poco importa perché la partita si ferma e i pochi presenti alla Sardegna Arena si alzano per commemorare Davide Astori, di cui domani ricorreranno i 3 anni dalla tragica scomparsa.

Il Cagliari continua a spingere, anche se Skorupski non viene mai impegnato seriamente. Il Bologna si limita a contrattaccare.
Tra il 18’ e il 20’ la partita si anima. Una ripartenza del Bologna viene bloccata da un ottimo intervento di Klavan. Sul ribaltamento di fronte, il Cagliari trova la seconda occasione: Simeone al limite dell’area vince un contrasto con Soumaoro, conclude in porta, ma Skorupski alza la traiettoria del tiro in uscita bassa e Antov chiude in calcio d’angolo. Il tiro dalla bandierina seguente sblocca definitivamente la contesa. Marin dalla destra di Skorupski disegna una parabola sul primo palo forte e tesa, sulla quale arriva per primo Rugani che devia per l’1-0 dei rossoblù isolani.
La reazione del Bologna non è veemente come ci si potrebbe aspettare, i minuti successivi scorrono agevolmente per il Cagliari, seppure in maniera velleitaria è Barrow a trovare il primo tiro del Bologna verso la porta di Cragno.

Al 29′ arrivano cattive notizie per Mihajlovic; Dominguez in un cambio di direzione si fa male al ginocchio, il dolore è troppo e l’argentino è costretto sfortunatamente a lasciare il campo. Al suo posto ecco Schouten.
Il Cagliari continua a collezionare calci d’angolo, come tra il 31′ e il 32′: su due angoli consecutivi (il settimo e l’ottavo dei sardi) trova prima un tiro dal limite di Duncan e successivamente crea apprensione nell’area piccola di Skorupski, ma la palla scorre senza deviazioni verso il fondo.
A suonare la carica per i rossoblù emiliani, oggi in bianco, è Sansone. Tra il 36’ e il 38’ il numero 10 si prende la responsabilità di condurre la manovra, con due belle iniziative personali. Troppo poco però, perché la squadra di Mihajlovic fatica a trovare spazi in prossimità della porta di Cragno che controlla la sua area di rigore.
Il finale di tempo è comunque di marca felsinea. I ragazzi di Mihajlovic prendono campo e il Cagliari attende, forte del vantaggio. Orsolini al 41’ prova ben due volte a puntare e dribblare Nandez. L’uruguaiano però è attento e non si fa saltare dal numero 7 bolognese.
Negli ultimi minuti prova a prendersi la scena Musa Barrow. Prima su una ripartenza veloce prova la giocata illuminante per Orsolini, ma la palla è lunga. Poi poco prima del fischio finale di Di Bello, è ancora il gambiano a farsi vedere con una conclusione dal limite dell’area di rigore, respinta dal muro cagliaritano.

La ripresa comincia con l’uscita dell’autore del gol Rugani, vittima di un problema muscolare, al suo posto Ceppitelli.
Il Bologna riparte forte. I ragazzi di Mihajlovic conducono la partita. I frutti si vedono immediatamente: al 47’ un cross dalla trequarti viene raccolto da Svanberg, bravo ad inserirsi in area, la sua conclusione al volo però è centrale bloccata da Cragno.
Il Cagliari ci prova ancora su piazzato. Al 51′ ancora angolo dalla destra della porta Skorupski. Ancora Marin dalla bandierina cerca il primo palo, questa volta la testa è quella di Godin, ma Skorupski para.
Il Bologna comunque insiste. Al 54′ è ancora Svanberg a fare tremare il Cagliari. Lo svedese riceve al limite da Sansone, prova a piazzarla col destro a giro, la sua conclusione è morbida ma larga sul secondo palo.

Al 56′ è ancora Bologna. Il corner di Orsolini lungo sul secondo palo trova Soumaoro, la parabola del colpo di testa scende in prossimità della traversa e allora è costretto Cragno ad allungare ancora in angolo.

Scoccata l’ora di gioco per i due tecnici è il momento della girandola di cambi. Prima Semplici manda in campo Pavoletti per un acciaccato Simeone, poi Mihajlovic rivoluziona la sua squadra. Dentro Vignato e Skov-Olsen. Il Bologna passa ad un 3-5-2 molto offensivo, con De Silvestri sulla linea a 3 di difesa, mentre Vignato e Skov-Olsen occupano le due fasce.
Al 65′ la spinta offensiva del Bologna crea una buona situazione in avanti. Un cross di Skov Olsen sul secondo palo per poco non trova Sansone, la palla per il fantasista è troppo alta, ma crea comunque apprensione nell’area di Cragno.

La girandola di cambi rianima il Cagliari che si riaffaccia in avanti. Nandez dalla fascia supera De Silvestri. L’ex Boca entra in area e conclude, provvidenziale Antov che, con coraggio, devia il pallone di testa sul fondo per l’ennesimo angolo del Cagliari.
Al 71′ i rossoblù emiliani ci riprovano, ancora cross dalla trequarti sul secondo palo: lo raccoglie il neoentrato Vignato, l’ex Chievo controlla e cerca il rasoterra stretto sul primo palo, l’estremo difensore isolano para a terra.
Il Bologna spinge. Mihajlovic alimenta il forcing dei suoi: dentro Medel per Antov, e Palacio per Svanberg. Bologna a trazione anteriore con Soriano accanto a Schouten, Palacio e Sansone dietro Barrow. La risposta di Semplici non si fa attendere. L’ex tecnico della SPAL inserisce Deiola per dare fisicità al centrocampo al posto di Marin.

L’ultima parte dell’incontro si apre con i padroni di casa ancora avanti. A dieci minuti dal 90° Nainggolan trova la sua caratteristica percussione centrale, l’azione trova sfogo centralmente, ma il Bologna blocca tutto e riparte velocemente. Il contropiede però si ferma dopo lo scatto in profondità di Barrow.
Un minuto più tardi Semplici opera le ultime due sostituzioni: dentro Asamoah e Cerri per Zappa e Joao Pedro. Nandez torna a destra.
All’84 il cross Skov-Olsen trova un ottimo cross teso, Sansone ci arriva di testa. La palla carambola sul braccio di Nandez. Dubbia la dinamica, ma arbitro e VAR dopo un rapido consulto confermano la decisione di non concedere rigore senza on-field-review.

Gli ultimi cinque minuti di partita cominciano con il giallo pesantissimo per Schouten, diffidato, e per Mihajlovic in panchina.
A due minuti dal termine, un cross lunghissimo sul secondo palo trova Pavoletti che svetta di testa su tutti. Il centravanti del Cagliari disegna una parabola imprendibile per Skorupski. Schouten però si trova proprio lì e con un salvataggio che ha del miracoloso tiene il Bologna in partita.
Un minuto più tardi, col recupero fissato a 5 minuti, è Vignato a rispondere per il Bologna, che cerca fortemente un pareggio che meriterebbe: azione fotocopia a quella di qualche minuto prima, l’italo-brasiliano riceve sul secondo palo e conclude sul primo palo, dove trova ancora Cragno.

L’ultimo sussulto di una gara equilibratissima arriva al minuto 93, quando Soumaoro, allo stremo delle forze, ferma Deiola involato verso la porta di Skorupski, grazie alla sua incredibile forza fisica.

La gara scorre fino al termine senza ulteriori episodi. Il risultato finale premia il Cagliari, che sfrutta un primo tempo giocato meglio del Bologna. Sinisa e i suoi ragazzi possono recriminare per non aver reagito subito e in maniera veemente al gol dei padroni di casa. Rimane incompiuto lo sforzo del secondo tempo, ma le indicazioni nonostante la sconfitta sono buone. Il Bologna c’è.

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