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Calciomercato Bologna – Da Ioannidis a Pongracic: Sartori studia i costi (CorrBo)
Si avvicinano le cessioni illustri. Ma i costi dei nuovi potenziali innesti sono elevatissimi: dai 25 milioni per Ioannidis e Dallinga, fino agli oltre 10 per Cambiaghi.
Il calciomercato del Bologna è ormai entrato nel vivo, ma insieme agli innesti sono destinate ad arrivare preziose cessioni. Un momento cruciale per la sessione estiva, perchè andrà a chiarire definitivamente il Budget spendibile. Sostituire adeguatamente e con le migliori pedine disponibili i calciatori che la scorsa stagione hanno trascinato, sotto la guida di Thiago Motta, il Bologna alla Champions League, non sarà comunque economicamente semplice. Zirkzee e Calafiori sembrano i primi gioielli a poter salutare le Due Torri e garantirebbero un buon guadagno. Ma ricostruire ha prezzi elevatissimi.
Solo vendere per comprare?
Se da un lato è necessario costruire una squadra al più presto da mettere a disposizione del tecnico Vincenzo Italiano, dall’altro è inevitabile sia necessario aspettare le cessioni per capire, oltre al Budget, su chi puntare maggiormente. In ogni caso, non è un piano semplice: dopo gli eventuali saluti di Calafiori e Zirkzee, il Bologna non può aspettarsi di ritrovare un capitale talmente cospicuo da lanciarsi a testa bassa sul mercato senza interruzioni o freni, per ingaggiare il proprio tassello preferito. E lo dimostrano le recenti trattative con Panathinaikos e Atalanta per Ioannidis e Cambiaghi, in cui ballano 3 milioni di euro e verso cui si dovrà arrivare inevitabilmente ad un compromesso per completare il passaggio di maglia.
Calciomercato Bologna – I potenziali addii
I due preziosi gioielli rossoblù che, al momento, potrebbero fare maggiormente cassa, sono Joshua Zirkzee e Riccardo Calafiori. Su entrambi, si è già discusso e si continuerà a discutere a lungo: protagonisti della passata stagione, potrebbero rappresentare i Leader del futuro alle porte del Dall’Ara in caso di permanenza. Appare molto più probabile, invece, un loro addio.
L’attaccante olandese, promesso prima al Milan ed ora in standby, ha una clausola di 40 milioni. Di questi, però, andrà riconosciuto il 45% sulla plusvalenza. Situazione simile per il difensore Azzurro, che si è messo in mostra recentemente ad Euro 2024 e per il quale il Bologna non appare disposto ad accettare proposte inferiori ai 50 milioni di euro. Anche in questo caso, però, al Basilea andrebbe il 50% della plusvalenza. In entrambi i casi, nelle casse di Saputo entrerebbe circa la metà del prezzo di rivendita.
I costi della ricostruzione
Con questo Budget a disposizione, sarebbe difficile fare una campagna acquisti con tanti nomi od altisonanti. Anche visti gli attuali prezzi del mercato: per l’attacco, ad esempio, Ioannidis e Dallinga, sul taccuino di Sartori, vengono valutati 25 milioni di euro. In difesa, per Bijol ne servirebbero 15 mentre per Pongracic, tra i profili più apprezzati dalla dirigenza, non meno di 10.
Difficile quindi aspettarsi spese folli, anche considerata la lunga trattativa con Gosens, non completata per divergenze economiche. Inoltre, l’affare Calafiori non è ancora concluso: dopo le negoziazioni con l’Arsenal, la prima offerta ufficiale dei Gunners si è fermata sotto i 50 milioni, necessitando ulteriori trattative. Infine, la qualificazione alla Champions League garantisce ricavi importanti, ma la prossima stagione comporterà costi di gestione più elevati, richiedendo una gestione finanziaria attenta.
Fonte: Corriere di Bologna
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