Calciomercato Bologna – El Azzouzi fra Olimpiadi e Feyenoord

La stagione del Bologna 2023/24 ha portato copiosi frutti,  quasi quanti l’intera rosa rossoblù, fra cui l’olandese di origine marocchina Oussama El Azzouzi.

Il Mattatore di Roma

Scelto da Giovanni Sartori, nell’estate 2023, Oussama lascia l’Union Saint-Gilloise e raggiunge Bologna, che cercava un mediano con una certa capacità nell’impostazione. 189 centimetri di dinamicità, Oussama ha sempre fatto della vivacità una peculiarità distintiva del suo gioco,  centrocampista di ruvida tenacia, ma di grandissima mobilità che spesso lo ha portato vicino alla porta. Non un titolare ma una riserva che poteva giocare da titolare.

Diciotto partite (o spezzoni di esse) in un campionato intero, la fiducia del suo allenatore che spesso lo schierava, Oussama ha ricambiato questa fiducia con due gol (nella stessa porta e nello stesso Stadio, l’Olimpico) e due assist. A Roma, su ambo le sponde, se lo ricorderanno per un bel pezzo, capace di segnare il primo gol in entrambe le partite (contro Lazio e Roma), instradando il percorso dei 90 minuti verso la vittoria degli ospiti.

La convocazione per le Olimpiadi

Così come il ex suo allenatore Thiago Motta, El Azzouzi gode della fiducia anche di Tarik Sektioui, selezionatore marocchino della nazionale olimpica. La nazionale olimpica del Marocco  parteciperà ai trentatresimi giochi olimpici di Parigi. E se Oussama è già stato convocato con la nazionale maggiore per la Coppa d’Africa, la sua partenza per le Olimpiadi è un premio alle sue qualità espresse in stagione, a Bologna. La partenza per Parigi  complica i piani del suo “nuovo” allenatore, Vincenzo Italiano, che ha poco più di un mese per conoscere la sua nuova rosa.

Intanto il Feyenoord si interessa a Oussama

La testata 1908.Nl racconta che la stagione di El Azzouzi non è passata inosservata: la squadra seconda classificata nella Eredivisie, il campionato olandese, ha contattato l’entourage del marocchino. E’ presto per parlare di trattativa, ma i contatti ci sono stati. E questo conferma, ancora una volta, l’ottimo lavoro di Giovanni Sartori.

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