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Perché il Bologna pensa a Matteo Pessina?

Il club felsineo valuta l’arrivo del centrocampista brianzolo come rinforzo. Esperto, dinamico e leader silenzioso, sarebbe il perfetto sostituto o alter ego di Ferguson, portando qualità e solidità.

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Matteo Pessina, La Bottega dei Talenti
Matteo Pessina (© 1000 Cuori Rossoblù)

La Bottega dei Talenti, generalmente, presenta il profilo di giocatori under 26. Una scelta “vecchia” del rilancio di questa rubrica. Tuttavia, di tanto in tanto, ci sono state delle eccezioni. Oggi, l’argomento è Matteo Pessina che non ha bisogno di presentazioni e che sarebbe finito nel mirino del Bologna.

Le caratteristiche di base dell’ex giocatore dell’Atalanta, nonché Campione d’Europa (da protagonista) nel 2021 con l’Italia di Roberto Mancini, sono note a tutti. Tuttavia, l’idea Pessina-Bologna emersa nelle scorse settimane non è stata accolta probabilmente in maniera fin troppo scettica.

Perché il Bologna pensa a Pessina?

Matteo Pessina rossoblù è una realtà possibile, non probabile. È solo marzo. Le ragnatele del calciomercato si

Matteo Pessina e Adriano Galliani alla presentazione come nuovo giocatore del Monza

Matteo Pessina e Adriano Galliani alla presentazione come nuovo giocatore del Monza (© AC Monza)

stanno cominciando a tessere in questo periodo. E Giovanni Sartori l’attuale capitano del Monza lo conosce molto bene. Infatti, è stato proprio lui che dal settore giovanile del Milan lo ha portato all’Atalanta. Un’acquisto fortunato che ha fruttato alla Dea tante fortune tecniche e anche una interessante plusvalenza nella cessione di Matteo al Monza. Giovanni Sartori  è il primo motivo, o meglio la prima garanzia, per cui Pessina al Bologna è un’idea tutt’altro che da accogliere con scetticismo

Sul campo e in rosa

Dal punto vista tattico, le fonti che hanno rilanciato la notizia hanno individuato nel calciatore monzese il prefetto sostituto di Lewis Ferguson. Se è vero che lo scozzese potrebbe ricevere delle offerte interessanti nella prossima estate, è anche vero che il Bologna non venderà tutto e tutti. Quindi, non è affatto certo che lo scozzese lasci e insieme potrebbero costituire una coppia di “alter-ego” potenzialmente complementari, utili in una stagione nuovamente costellata di impegni continentali.
Detto questo, Pessina ha davvero caratteristiche molto simili all’attuale capitano del Bologna. Entrambi sono dei box-to-box molto completi, in grado di agire sostanzialmente in tutte le zone del campo. E col loro dinamismo, capaci di muoversi con intelligenza su tutto il rettangolo di gioco. Inoltre, a 27 anni è nel pieno della maturità calcistica.

Qualità morali

L’ex giocatore della Dea non è solamente un giocatore di valore. Ma è anche un uomo di valore. Un ragazzo intelligente. Basterebbe citare i suoi “diari” dall’Europeo, nel 2021, per capire che tipo di persona sia. Matteo è un leader silenzioso. A Monza, la sua assenza dal terreno di gioco in questi mesi ha pesato tantissimo nella stagione negativa dei brianzoli. Ha esperienza internazionale e carisma del leader. All’interno di uno spogliatoio equilibrato come quello rossoblù, il suo carattere non può che aumentare la solidità.

Lo zoccolo duro degli italiani

Quasi tutte le squadre che si sono poi rivelati solide e vincenti in Serie A hanno avuto alla loro base uno zoccolo duro di calciatori italiani. Lo sta dimostrando quest’anno il Bologna. Di fronte allo scetticismo della piazza per il mercato molto casalingo pensato dai rossoblù, i dubbi imperversavano. In realtà, i vari Casale, Calabria, Pobega, Cambiaghi si stanno rivelando elementi fondamentali sia in campo e che fuori dal campo. Il futuro è roseo, ma è ancora più roseo se immaginato con il supporto di quanto sia importante fare bene nel campionato italiano. Chi ci tiene in maniera particolare.

La stagione di Pessina

L’unico vero dubbio che può davvero preoccupare su Matteo Pessina al Bologna è l’aspetto fisico. In questa stagione, il calciatore 1997 non tornerà più in campo. Fuori dall’autunno, il problema muscolare che lo aveva fermato al bicipite femorale è andato peggiorando, costringendolo in queste settimane ad una operazione. È sicuramente un fattore di rischio per il suo apporto alla causa. Tuttavia, Matteo dovrebbe riprendere la normale attività ben prima della ripresa della stagione. Motivo per cui dovrebbe dunque essere eventualmente a disposizione per la preparazione.

E proprio con Ferguson, lo staff medico e quello atletico del club rossoblù hanno dimostrato avere le giuste capacità per gestire le situazioni più delicate.

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