Bologna FC
Cambiaghi, una nota positiva da Parma
Nella gara del capoluogo parmigiano, l’esterno cresciuto nel settore giovanile dell’Atalanta ha fatto la sua prima apparizione da titolare con la maglia rossoblù. Una nota positiva importante in vista del finale di stagione, nonostante una gara molto sfortunata

Un’ora e poco più in campo dal primo minuto per la prima volta da quando veste la maglia del Bologna. È per sommi capi quello che Nicolò Cambiaghi ha vissuto nel pomeriggio di sabato. Un ritorno in campo, da titolare, amaro dal punto di vista collettivo, positivo dal punto di vista individuale.
In campo era già tornato a inizio febbraio, durante la sfida contro il Como. Poi aveva fatto due spezzoni contro

Nicolò Cambiaghi in azione contro l’Udinese (© Bologna FC 1909)
Como e il Torino, per mettere minuti nelle gambe. Sabato, con Orsolini ancora non al top e Pedrola ancora out, Vincenzo Italiano ha deciso che era arrivato il momento di testare Cambiaghi dal primo minuto. E i risultati sono stati comunque positivi. Soprattutto se si pensa che Nicolò di fatto aveva svolto solo la preparazione, prima di subire la lesione del legamento al suo esordio in rossoblù contro l’Udinese alla prima giornata di campionato.
La gara di Cambiaghi
Nicolò Cambiaghi all’interno della prestazione, al di là degli errori dell’arbitro, non è mai riuscito a insidiare la porta di Suzuki come tutto il Bologna. I rossoblù hanno avuto avuto il predominio del gioco, senza riuscire a rendersi mai troppo pericolosi. Il barlume di imprevedibilità di Cambiaghi qualcosa ha prodotto. Avrebbe, in teoria, provocato anche l’espulsione di Cancellieri, ma il signor Abisso ha deciso diversamente.
L’analisi attraverso i numeri
Nelle statistiche della sua partita, il dato che salta subito all’occhio è che Cambiaghi non è riuscito ad incidere nell’uno contro uno. Poche le occasioni per provare a creare la superiorità numerica con un dribbling e di conseguenza 0 dribbling riusciti. Tuttavia, è stato molto bravo anche il Parma a tenerlo a bada anche cone le cattive. Con una direzione di gara attenta e precisa dei quattro falli subiti, uno avrebbe potuto risultare decisivo per l’esito finale della gara.
Il coraggio

Il fallo di Matteo Cancellieri su Nicolò Cambiaghi (© Bologna FC 1909)
Gli altri numeri, comunque, raccontano di un giocatore presente e vivo all’interno del gioco del Bologna. Probabilmente il numero 28 rossoblù, oltre ad essere stato controllato molto bene dalla difesa gialloblù, dovrà lavorare ancora sui cambi di direzione, vero grande problema per gli esterni offensivi che hanno nell’uno contro uno e nella rapidità il loro elemento di maggior efficacia. Tuttavia, il coraggio non gli è mancato: su 7 duelli a terra ne ha vinti ben cinque, così come è riuscito a vince due duelli aerei su tre. Momenti e gesti atletici che mettono sotto pressione l’articolazione del ginocchio, su cui Nicolò ha giocato senza paura.
Le altre statistiche
Per il resto, l’ex Empoli ha tirato due volte verso la porta difesa dal portiere giapponese del Parma. Ha completato 17 passaggi su 20, mostrando buona lucidità, anche perché ben 14 di questi erano passaggi in avanti. Non scontati, anche perché uno di questi è un key pass, un passaggio che ha creato le condizioni per un assist potenzialmente vincente. Qualcosa di meglio avrebbe sicuramente potuto fare sui cross, ma non si può avere tutto e subito.
Cambiaghi, un’arma in più per il finale
Le caratteristiche sono ben chiare e note: velocità, dribbling e tiro in porta. Qualità che Vincenzo Italiano, non è un segreto, gradisce avere da tutti i suoi esterni e che vede in Nicolò Cambiaghi. Lui, come Giovanni Sartori, hanno voluto fortemente il classe 2000 cresciuto nelle giovanili dell’Atalanta e continueranno fortemente a puntarci. Motivo per cui, in gennaio, il Bologna ha lasciato partire senza troppe preoccupazioni Samuel Iling-Junior. Cambiaghi, probabilmente, diventerà una vera e propria risorsa per il Bologna con una stagione di ritardo. Ma oggi, in vista del finale di stagione può diventare un’arma in più.
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