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Canta che ti passa: Destro, a comeback Story

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Chi ha più dimestichezza coi ferri dei social odierni, avrà notato un determinato hashtag che si ripete nel profilo Instagram di un giocatore del Bologna. Un calciatore che, finora, solo con le parole (non è vero, anche con un primo fatto) ha annunciato il suo “ritorno”: Mattia Destro.

I break with the day and I’ve been with the night
It’a comeback story of the lifetime

Per informazione, l’hashtag che l’attaccante sta usando è #DestroComeBack. Un gran passo in avanti per una persona che non sembra amare il contatto col pubblico. No, aspettate: non sto dicendo che Destro è uno altezzoso (magari lo è veramente, ma non partiamo prevenuti), semplicemente che non pare gli interessi apparire col e in pubblico. Basti pensare che “La Gazzetta dello Sport” sta aspettando da qualcosa come due anni il suo consenso per un’intervista. Non ci credete? Beh, allora provate a pensare quante dichiarazioni ha rilasciato nei momenti bui con Donadoni.
Qui i seguaci di Destro possono intraprendere due correnti di pensiero.
La prima: “Oh, che bravo Mattia. Non è nel suo miglior momento, ma se non parla vuol dire che sta lavorando tanto. Bando alle ciance”.
La seconda: “Potrebbe dire qualcosa! I tifosi devono sapere cosa succede o quali sono i pensieri del giocatore in difficoltà”.
Non è il classico bivio della vita, ma si capisce il numero dieci è molto stimato nonostante gli alti e bassi di questi anni.
Quindi, tornando a noi, “Destro è vivo!”, esclamerebbe Victor Frankestein. Dopo essere stato un tutt’uno con la notte, torna a vedere la luce del giorno. É la storia di un ritorno.

The brighter the lights they’re burning me out
Everyone says it’s a lovely sound.
I don’t know where they are leaving me:
trying my best, hoping that youl’ll see.

Coloro che si sono accorti dell’hashtag diranno: “Ok, Destro ha dato un segno che sta tornando. Quindi ora abbiamo la certezza che fosse Donadoni il problema”. I meno polemici contrasteranno il pensiero: “Il passato è passato, ora Destro vuole farsi vedere”. Mattia sta bruciando dal bagliore del sole, ma tutti dicono che è un bel suono. A Bologna l’abbiamo sempre conosciuto come quello che non parla, ma vede e sente. Ora, magari, anche lui sta conoscendo una nuova realtà: occhio anche a Orsolini, nativo di Ascoli Piceno come il dieci rossoblù, perché i due vanno spesso (se non sempre) a Casteldebole insieme, e per restare in tema, anche questo fatto viene testimoniato sulle Instagram stories.

Ma qual è il vero scopo dei social? Socializzare, appunto. Mostrare ai follower cosa si fa, con chi e, nella maggioranza delle volte, quanto ci si si diverte. Spulciando nel suo profilo, Destro ha condiviso il suo divertimento solamente dopo le partite con Cagliari, Chievo e Benevento. Guarda caso tre partite nelle quali ha timbrato e sembrava essere tornato a dare del “tu” al pallone. Poi, il nulla.
Due settimane fa parte la sfilata di immagini o video targati #DestroComeBack, tanto inattesi quanto apprezzati. I tifosi vengono a saperlo, e al primo allenamento a Casteldebole è uno dei bersagli preferiti dei cori di supporto. Mattia non sa dove lo porterà questa luce, ma ce la metterà tutta. Questa volta sì, e i tifosi (ai quali si aggiunge Inzaghi) lo sanno già.

Race isn’t over to the finish line
It’s a comeback story of a lifetime

La gara di Destro sembrava essere finita al traguardo, così almeno dicevano i giornali. Inzaghi, a quanto pare, sembra averlo convinto ad accettare un ulteriore giro gratis, complici anche quei mesi condivisi al Milan qualche anno fa. Da (ex) numero 9 ad attuale numero 9 (in campo): Destro, a comeback story.

(Comeback story – Kings of Leon)

                                                                            

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