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Canta che ti passa: Dagli sbagli si impara

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Tutti sbagliamo, l’importante è rimediare. Ha sbagliato la società a scegliere Inzaghi come allenatore, hanno sbagliato i giocatori a fare solo 13 punti nel girone d’andata (perché, fino a prova contraria, in campo vanno loro), ha sbagliato Pippo a fare solo 13 punti nel girone d’andata (perché, fino a prova contraria, decide lui il programma di allenamento settimanale e mette lui in campo i giocatori), hanno sbagliato quei tifosi a mettere le croci davanti al centro sportivo di Casteldebole, ha sbagliato Mihajlovic ad abbandonare al proprio destino la partita contro l’Atalanta (secondo alcuni, se vogliamo cercare il pelo nell’uovo, perché altrimenti non saprei cosa scrivere),…
In fin dei conti, però, questo è il messaggio che ha fatto passare Michael Jordan qualche anno fa, solamente espresso con altre parole: “Nella mia vita ho sbagliato più di novemila tiri, ho perso quasi trecento partite, ventisei volte i miei compagni mi hanno affidato il tiro decisivo e l’ho sbagliato. Ho fallito molte volte. Ed è per questo che alla fine ho vinto tutto”. “His Airness” ha errato tante volte in vita sua, però è stato bravo – diciamo così – a superare e imparare dagli errori. Il Bologna, allo stesso modo e nella sua dimensione, è stato bravo a recuperare ciò che aveva lasciato per strada nella prima parte di campionato.

Gli sbagli ti attirano verso il fondo,
il finale poi dipenderà da te. (sbagliare è facile)
Ma il segreto è nel capirlo,
la notte porta consiglio. (dagli sbagli si impara)

L’importante era rimediare, ed effettivamente è quello che è successo: un ulteriore sbaglio è stato quello di Mattiello, nella gara contro il Frosinone, forse punito un po’ troppo severamente con il cartellino rosso, ma indispensabile ai fini del risultato finale. No, non quello 0-4 contro una squadra nettamente più debole, bensì per la salvezza.
Il secondo turno del girone di ritorno è stato il crocevia della stagione rossoblù, fondamentale per essere attirati verso il fondo – ancor di più – e capire il momento in cui incominciare la risalita. Beh, forse sarebbe stato meglio capirlo prima, ma meglio tardi che mai, no?
La società ha rimediato all’errore di inizio stagione, mandando via Inzaghi e prendendo Mihajlovic; i giocatori hanno iniziato “a giocare”, trovando un’intesa che li ha fatti schizzare verso posizioni di graduatoria più tranquille; i tifosi si sono comportati a modo, anche perché c’è stato ben poco da protestare; Sinisa ha dimostrato che, nella partita con il Chievo, l’”errore” di Bergamo era stato indispensabile per essere al top contro un’avversaria da massima posta in palio.

Gli sbagli, da un certo punto di vista, hanno fatto in modo di ravvivare il campionato, perché i punti sono circa quelli della scorsa stagione, ma la scalata verso il – possibile – decimo posto ha reso possibile vivere una seconda vita ai ragazzi. Dagli sbagli si ha imparato? Ora bisogna dimostrarlo.

(Dagli sbagli si impara – Fabri Fibra ft. Elisa)

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