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Bologna FC

Canta che ti passa: La storia siamo noi

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La pausa delle nazionali dà, la pausa delle nazionali toglie.
Quello che dà, è un’Italia che apre il rubinetto dei punti per farne uscire una sola goccia; quello che toglie, è la partita domenicale del Bologna che – nonostante la miseria di punti nelle prime tre giornate – tutti avrebbero voluto vedere in campo a Genova.
La pausa delle nazionali, ripetiamolo, è bastarda: coloro che seguono gli azzurri nella nuovissima Uefa Nations League – quindi una competizione che dovrebbe far rizzare maggiormente le orecchie rispetto alle amichevoli – con assiduità, saranno rimasti delusi. A molti altri, invece, non sarà fregato proprio una ceppa.
Una cosa, però, accomuna queste due categorie: la pausa delle nazionali ha fatto aprire loro gli occhi.
Parlando del pianeta in cui svettano le Due Torri, l’abitante rossoblù ha potuto pure gioire. Per cosa? Se non vi viene in mente, basta andare a ritroso di poco meno di una settimana.

La storia siamo noi.
Siamo noi queste onde nel mare,
questo rumore che rompe il silenzio,
questo silenzio così duro da masticare

Proprio quando non gioca il Bologna (calcio, prima squadra), altre due Bologna (U17 di calcio e baseball) salgono alla ribalta, rompendo il silenzio che avrebbero avuto se non ci fosse stata la pausa delle nazionali.
E il pubblico se n’è accorto. Perché i lettori sono occasionali, riguardo alle “serie minori”.
Se andiamo a controllare l’applausometro su Facebook, si è potuto notare come i nostri follower (e quindi, di conseguenza, tifosi delle Due Torri) abbiano partecipato con calore alla vittoria delle due compagini. Insomma, basta che un qualsiasi Bologna si avvicini al trionfo perché i riflettori siano puntati su di esso.
Ed è un peccato, perché Luca Carboni dice che Bologna è una regola, e quindi lo sport rossoblù dovrebbe essere tenuto sott’occhio a 360°. Ci aveva provato l’anno scorso anche il Bologna United, squadra di pallamano in Serie A1, stringendo un patto d’alleanza con la Virtus basket: in occasione di un match casalingo delle Vnere, nel mese di gennaio, i tifosi cestisti hanno esposto lo striscione “Grinta, fotta, cuore…e vi chiamano sport minore”. E sì che lo United si è fermato, l’anno scorso, al primo step dei playoff scudetto. Pensa se…

La storia siamo noi,
nessuno si senta offeso.
Siamo noi questo prato di aghi sotto il cielo.
La storia siamo noi, attenzione:
nessuno si senta escluso.

Il bolognese, nel corso di quest’ultima settimana privo di Dall’Ara, si è potuto riconoscere nel fuoricampo di Osman Marval, nella parata del giovane Bizzini che spedisce la squadra di Magnani in finale, nella “spinta” dell’eterno Beppe Mazzanti che permette a Moesquit di segnare il punto decisivo al secondo inning supplementare contro Parma, e nel rigore – allo scadere – di Grieco che spedisce l’Under 17 ai quarti di finale.
Non ci sono dubbi che il primo Mundialito vinto dai cinni e l’undicesimo trionfo dell’Aquila biancoblù siano fuochi di paglia, agli occhi dei tifosi. Intanto, però, la storia è stata scritta. Proprio nella settimana in cui il Bologna – quello principale – riposava. Il messaggio dovrebbe arrivare maggiormente chiaro: la storia (di Bologna) siamo noi, nessuno si senta escluso.

 

(La storia siamo noi – Francesco De Gregori)

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