Bologna FC
Castro, ma non solo: il Bologna ha fame di gol (La Gazzetta dello Sport)
I rossoblù hanno toccato quota 44 reti in stagione, comprese Coppa Italia e Champions League, ma devono migliorare. La fame di gol deve essere feroce per non mancare più nemmeno un’occasione. Il compito è anche e soprattutto degli attaccanti, ma non bastano Castro e Dallinga serve anche il supporto del resto della squadra

Il Bologna deve aumentare la sua capacità realizzativa. Il dato emerge sempre più chiaro di partita in partita, il Bologna ha bisogno di convertire in gol quel che crea in maniera più costante e questo compito non passa solamente dai centravanti Castro e Dallinga, ma anche dal resto dello squadra.
È pur vero però che Santiago Castro, in questa prima parte della stagione del Bologna, ha saputo interpretare quella fame di gol meglio di tutti. Sono otto le reti del giocatore argentino, sei in campionato e due in Coppa Italia che fanno di lui il capocannoniere della stagione rossoblù insieme a Riccardo Orsolini. Numeri importanti, ma che non possono ancora soddisfare.
Italiano vuole di più dal suo Bologna
Il Bologna in campionato, che ora fino alle semifinali di Coppa Italia diventa il focus unico dei rossoblù, deve segnare di più. La squadra di Vincenzo Italiano ha messo a segno finora 35 reti, come Milan e Roma. Un buon bottino, comunque minore delle prime cinque del torneo. Napoli, Inter, Atalanta, Lazio e Juventus, sarà un caso ma tutte hanno segnato più del Bologna. Vincenzo Italiano spinge forte sulla fase realizzativa, lo ha detto anche Davide Calabria in conferenza stampa di presentazione: «Dobbiamo migliorare nella fase realizzativa, ci è stato detto anche stamattina. Ma la gente giusta qui c’è».
Castro e il Torino: un conto aperto
Santiago Castro non ha un problema col gol, anzi il più recente è arrivato solo una settimana fa contro l’Atalanta e, oltre che bello è stato pesante e decisivo. A vent’anni e alla sua prima vera stagione in Italia, sta facendo grandissime cose. Il numero di gol non è certamente ancora quello di un bomber implacabile, ma Santi è un giocatore totale.
E soprattutto è un giocatore di carattere. A fine anno ha attraversato un momento difficile. Il gol non arrivava. Contro il Torino all’andata aveva sbagliato dopo pochi minuti il rigore del possibile vantaggio e una settimana dopo aveva condannato il Bologna con un’autorete. Ha superato quelle difficoltà ritrovandosi nel gioco e sotto porta in questo 2025.
Ma, assieme ai gol, ci sono anche gli assist (4), il supporto nello sviluppo del gol, i movimenti senza palla e il sacrificio in fase di non possesso. Una serie di caratteristiche e applicazioni dentro la squadra che lo stanno aiutando a crescere. Italiano lo sa e cerca di aiutarlo cercando di fargli vedere come e dove può migliorare. Nel finale della gara contro il Como, Santi è entrato e ha aiutato la squadra a riemergere da un piccolo momento di difficoltà. Il mister ha usato proprio quel finale per farlo rivedere a Castro e fargli capire come può migliorare e quanto può aiutare il Bologna a fare meglio.
Bologna, mancano i gol della difesa
Il Bologna, comprese le partite di Champions League e Coppa Italia disputate finora, ha segnato 44 reti in stagione. Un bottino sicuramente migliorabile. Come? Coi gol della difesa. I rossoblù sono già una efficiente cooperativa del Bologna avendo mandato in rete quindici giocatori diversi in stagione. Tuttavia, a Italiano e al suo Bologna sta mancando l’apporto dei gol della difesa. Nella passata stagione, per esempio, nella Fiorentina un ampio bottino lo portarono Martinez Quarta e Milenkovic. Quest’anno i rossoblù sono invece fermi a tre reti: De Silvestri contro il Como, Holm contro l’Inter e Lucumí in Champions League contro il Lille. A questi tre si aggiunge la sfortuna delle due traverse di Beukema. Ma al Bologna serve di più sotto porta anche dai suoi difensori.
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