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Castro: «Il numero 9? È quello perfetto per un attaccante»

Nella conferenza stampa a Valles, questa mattina, ha parlato il nuovo numero 9: Santiago Castro. Leggi qua sotto le sue parole.

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Santiago Castro
Santiago Castro (© Damiano Fiorentini)

Nella confernza stampa di oggi, a Valles, ha parlato il centravanti rossoblù, Santiago Castro. Di seguito sono riportate le parole dell’Argentino.

Cosa significa per te la maglia numero 9?

«Significa molto, perché un giocatore come Joshua ha fatto una stagione bellissima. Sono molto felice di avere questo numero adesso, è quello perfetto per un attaccante».

Sul supporto dei tifosi: «Mi fa molto piacere vedere l’affetto del pubblico, anche verso la mia famiglia. Ora stiamo pensando alla prime partite di campionato e poi penseremo alla Champions».

Le qualità di Santiago Castro: «Mi piace lottare in campo, quindi l’uno contro uno. Mi piace anche l’idea di essere il primo difensore della squadra e lasciare tutto il campo».

Sul tatuaggio per il Bologna: «Mi piace scrivere la mia storia sulla mia pelle, seguo tutta la mia carriera tatuandola. E lo stadio dall’Ara fa già parte della mia storia».

Sulla mancata partecipazione alle Olimpiadi con l’Argentina: «Per noi la nazionale è tutto. in questo caso non ho deciso io e in quel momento la mia concentrazione è andata tutta sul campionato che sta per arrivare, e la preparazione alla Champions».

Sulla competizione con Dallinga: «In questo momento non ci sono ancora titolari. La competizione c’è sempre ed è sana, il posto va guadagnato».

Cosa ti chiede Vincenzo Italiano?
«Thiago e Vincenzo sono simili come carico di lavoro e obiettivi. In questo momento sto lavorando dal fondo. Sono molto contento di aver avuto Thiago come primo allenatore in Italia e Vincenzo come prosieguo della carriera».

C’è una caratteristica in particolare dove ti senti migliorato da quando sei a Bologna?
«Sento di aver cambiato il modo di relazionarmi con la squadra. Fisicamente mi sono rafforzato molto perché il campionato è più impegnativo. Ho migliorato molto anche la mia parte tattica».

Sul rapporto con Zirkzee: «Ho imparato molto da lui, come persona e sul campo. Quando è stata ufficializzata la sua partenza gli ho mandato un messaggio. Rimane tra noi ciò che ci siamo detti, però mi ha dato la carica facendomi capire di essere l’attaccante giusto per questo Bologna».

Per come vivi il campo, ti arrabbi spesso in campo con gli avversari?
«Non mi arrabbio, ma quando sono in campo lo vivo al 100%. L’essere sempre attivo anche verbalmente mi da motivazione e carica».

Sugli impegni della prossima stagione: «Cerco di non pensare alla scadenza e a lungo termine. Come abbiamo fatto lo scorso anno penseremo partita per partita».

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