Bologna FC
Champions League, focus sulle otto avversarie del Bologna
Da qualche giorno il Bologna ha conosciuto le otto avversarie che dovrà affrontare nel mega girone di Champions League. Otto formazioni che i rossoblù sfideranno a partire da prossimo 18 settembre fino al 29 gennaio. Il primo avversario sarà lo Shakhtar Donetsk, in casa, l’ultimo sarà lo Sporting Lisbona, in trasferta.
Nel mezzo ci saranno le sfide di Anfield contro il Liverpool, la gara di Birmingham contro l’Aston Villa, quelle casalinghe con le francesi Monaco e Lille, poi il Borussia Dortmund al Dall’Ara. Otto gare di altissimo spessore contro otto delle trentasei formazioni più forti in Europa. Sfide secche, seppur inserite in un girone all’italiana, che potranno anche regalare delle sorprese.
Andiamo a dare uno sguardo, anche se parziale, di quella che è la situazione delle otto avversarie.
Shakhtar Donetsk
Il primo avversario, il prossimo 18 settembre, sarà lo Shakhtar Donetsk. Sarà un avversario storico perché segnerà il ritorno del Bologna in Champions League, nella massima competizione europea dopo 60 anni. Di certo non sarà l’avversario di maggior spessore. Infatti, la formazione ucraina è sicuramente ridimensionata rispetto al passato.
I motivi sono molteplici, ma tutto è da ricollegare alla situazione geo-politica. Basti pensare che la formazione si Donetsk gioca di fatto “in trasferta” anche in campionato dal 2014. Tuttavia, va sottolineato che la formazione arancio-nera ha cominciato male anche in campionato, collezionando due ko in quattro partite.
Attenzione, comunque, allo Shakhtar che gioca sempre un calcio propositivo, ha talento con diversi giocatori brasiliani e soprattutto ha mantenuto la sua stella, il suo numero 10: Georgiy Sudakov.
Liverpool
La seconda gara sarà senz’altro la più affascinante, ma anche la più complicata. Il Bologna sfiderà una delle quattro formazioni già vincitrici della Champions League (o Coppa dei Campioni) che incontrerà sul suo cammino. Il 2 ottobre i rossoblù saranno ospiti nel tempio di Anfield Road. Di fronte si troveranno un Liverpool che ha subito un profondo cambiamento, non tanto nella rosa, quanto nella guida tecnica. Infatti, dopo 9 stagioni, sulla panchina dei Reds c’è l’olandese Arne Slot e non più Jurgen Klopp.
Poco però sembra cambiata. L’impostazione tecnica è la stessa, così come l’idea di calcio. Dominante, aggressivo e veloce, e che fa affidamento sulla classe, sulla tecnica e sul talento delle sue ali. A cui, incidentalmente, quest’anno si è aggiunto dalla Serie A anche Federico Chiesa. Ma ovviamente grande attenzione va riposta su Momo Salah e tanti altri.
Aston Villa
Quello che potremmo definire l’alter ego del Bologna in Premier League è l’Aston Villa. I Villans sono una nobile decaduta del calcio inglese, tanto che nel 1982 hanno iscritto il loro nome nell’albo d’oro della Coppa dalle grandi orecchie. Lo scorso anno, grazie al grande lavoro di Unai Emery, si sono presi il 4° posto nel campionato più difficile del mondo e hanno rilanciato la sfida.
Pur dovendo cedere per motivi di Financial Fair Play interno al campionato un elemento fondamentale come Douglas Luiz (ora alla Juve), sono comunque una formazione di altissimo livello. Basti pensare che in questo mercato estivo hanno potuto acquistare un giocatore come Maatsen dal Chelsea, per circa 40 milioni di euro, reduce dalla finale di Champions League col Borussia Dortmund. Occhio a Jhon Duran, ex obiettivo del Bologna, rimasto a Birmingham nonostante le tante offerte.
Monaco
Il periodo della vacche grasse nella squadra del Principato è finito. Tuttavia, il Monaco resta una squadra di ottimo livello. I monegaschi di Adolf Hutter sono una formazione che punta a lanciare giovani e rivenderli a peso d’oro. Missione che, peraltro, negli ultimi anni sta riuscendo nemmeno troppo bene. Nella passata stagione però hanno fatto un campionato di vertice in Francia e sono tornati nella massima competizione europea. Nella sfida al Dall’Ara gli occhi saranno puntati su un trio di giovani molto interessanti come Ellesse Ben Seghir, Folarin Balogun e Maghnes Akliouche.
Lille
Dopo il Monaco, al Dall’Ara arriverà il LOSC Lille. La formazione dell’estremo nord della Francia arriva dopo il cambio di guida tecnica. L’addio di Paulo Fonseca ha portato sulla panchina del Lille un santone del calcio francese come Bruno Genesio. L’idea di giocare bene a calcio, al servizio della propria stella, il bomber Jonathan David, quella non cambia. Il Lille è una formazione da non sottovalutare, piena di talento in ogni parte del campo. Lo sanno bene a Parigi che, solo tre anni fa, hanno perso il campionato. Lo sa bene Giovanni Sartori che dal Lille avrebbe voluto portare via Alexsandro, difensore brasiliano, ma la qualificazione dei francesi alla Champions League tramite i preliminari ha frenato le voglie del Bologna.
Benfica
Il Benfica sarà un grandissimo punto di domanda, da qui alla sfida in programma il prossimo 11 dicembre. Infatti, la formazione lusitana solo ieri ha esonerato il tecnico Roger Schmidt che sedeva sulla panchina del Benfica dal 2022. L’avvio della sua terza stagione è stato molto negativa, proseguendo l’onda cominciata proprio nella seconda metà dell’annata 22/23 e partita dall’addio dell’argentino Enzo Fernandez.
Il Benfica resta formazione temibile e di talento, ma molto dipenderà da chi e come prenderà in mano la situazione a Lisbona.
La formazione portoghese comunque conserva il fascino immutato della squadra Campione d’Europa all’inizio degli anni 60, e “maledetta” dal suo tecnico Bela Guttmann.
Borussia Dortmund
La prima delle ultime due sfide della prima fase della Champions League vedrà il Bologna opposta al Borussia Dortmund. I gialloneri tedeschi sono i vice Campioni d’Europa in carica, nonché una delle società già vincitrici della Coppa, che il Bologna affronterà sul suo cammino. La formazione tedesca, però, non è sicuramente la stessa dell’anno passato ed è comunque una squadra discontinua.
In estate ha cambiato guida tecnica dopo le dimissioni di Edin Terzic e affidandosi all’inesperto Nuri Sahin. Il Borussia Dortmund, come altre società, punta molto sulla crescita e rivendita dei talenti. Motivo per cui, anche quest’anno, i gialloneri hanno rivoluzionato la squadra cambiando tutto l’attacco. Da qui la discontinuità mostrata negli ultimi anni. E attenzione, perché la gara è prevista solo a gennaio e le cose potrebbero anche essere diverse.
Sporting Lisbona
L’ultima gara della fase a girone unico sarà la seconda trasferta a Lisbona. Dopo quella con il Benfica, ci sarà lo Sporting. I biancoverdi vivono un momento storico ben diverso dai cugini. Infatti, sotto la guida di Ruben Amorim, lo Sporting ha rivinto il campionato dopo 19 anni nel 2021 e ha fatto il bis la passata stagione. E quest’anno si ricandida, viste le difficoltà di Porto e Benfica, a vincere ancora avendo anche battuto i Dragoni soltanto ieri.
Sarà quindi una delle sfide più complicate perché lo Sporting de Portugal (questo il nome ufficiale) gioca un calcio aggressivo e offensivo. E soprattutto può contare sul talento e la straripante fame di gol dello svedese Gyokeres.
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