Champions League
Adolf Hutter: dal Salisburgo alla Rivoluzione Monaco
Dopo le esperienze in Austria, Svizzera e Germania, l’alchimia giusta l’ha trovata a Monaco: Adolf Hutter è un tecnico tutto da scoprire
Il Bologna sfiderà nella prossima giornata di Champions League il Monaco, una squadra estremamente in forma, già a quota sette nel listone del torneo. Due vittorie ed un pareggio, dunque, che elevano la società monegasca a contender inattesa per il passaggio del turno, specialmente dopo la sorpresa della prima giornata contro il Barcellona.
Questa magia, che li ha portati anche al secondo posto della Ligue 1, oltre ad essere frutto di una rosa di qualità e forza fisica è anche effetto di un allenatore lungimirante, arrivato qui dopo una lunga gavetta europea. Adolf Hutter è infatti l’uomo chiave dell’ultima rinascita dei ragazzi del Principato, e la sua carriera è tutta da scoprire.
Gli esordi di Adolf Hutter
Austriaco, l’ex centrocampista del Salisburgo si è ritirato nel 2007, proprio nella società del suo paese. Ha poi subito allenato le giovanili della stessa squadra, per poi andare a guidare l’Altach in Erste Liga. Dopo l’esonero durante il campionato 2011-12, è stato chiamato dal Grodig, promosso sotto la sua guida prima in O. Bundesliga, poi addirittura in Europa League. Il nome del tecnico inizia a circolare proprio in quella stagione, e, al termine di essa, verrà ingaggiato dal Salisburgo, dove vincerà un campionato ed una coppa d’Austria.
Rotta europea
Dopo una sola stagione, Adolf Hutter è passato a Berna, per guidare gli Young Boys, ex squadra di Aebischer. In tre anni di avventura, i risultati ottenuti sono stati due secondi posti e una vittoria in campionato, che gli è valsa la chiamata dalla Bundesliga, questa volta quella tedesca.
All’Eintracht, dal 2018 al 2021, il risultato più clamoroso ottenuto dal tecnico è stata la semifinale in Europa League durante la sua prima stagione, ma non sono arrivati né campionati, né DFB Pokal. Così come al Borussia M’Gladbach, dove l’avventura è stata infelice, con l’esonero al decimo posto, estremamente sottotono per una squadra dalle ambizioni dei Die Fohlen.
Il Monaco di Adolf Hutter
A luglio 2023, comunque, è stata la società monegasca a dare fiducia al tecnico. Alla prima stagione, la classifica recitava PSG primo e Monaco secondo. Il massimo risultato possibile, visto il divario tra parigini e resto di Francia. Ed ora, l’inizio della seconda stagione ha più che rispettato le attese.
Hutter ha trovato la sua dimensione con i biancorossi, in un ambiente oggettivamente favorevole. Non è mai facile capire quali siano le ragioni che spingono un allenatore a rendere così bene con una squadra, ma la ricetta Monaco sta funzionando. E questo, per Adi, è tutto ciò che conta.
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