Champions League
Tra sogno e realtà: Aston Villa sul cammino di un Bologna ancora in cerca di risposte (Stadio)
Villa Park, tempio dell’Aston Villa, è pronto ad accogliere il Bologna: dopo l’amarezza di Genova, Italiano mescola le carte per gli 11 iniziali.
Circa tremila tifosi rossoblù si sono messi in viaggio verso Birmingham: il loro bagaglio è carico di speranza e voglia di credere in un’impresa. La consapevolezza, però, non manca: di fronte al Bologna ci sarà l’Aston Villa di Unai Emery, una delle squadre più in forma della Premier League, in grado di occupare il terzo posto in classifica, in compagnia dell’Arsenal, e a pochissima distanza da Manchester City e Liverpool. Il loro calcio è feroce, caratterizzato da un pressing asfissiante e continui tentativi di riconquista della palla, senza mai perdere di vista la concretezza. A casa, il resto dei tifosi bolognesi guarderà la partita in TV, sperando in una prestazione che possa cancellare la delusione dell’ultima giornata di campionato.
Le lezioni che lascia la trasferta a Genoa
Il pareggio al Marassi contro il Genoa ha lasciato strascichi amari. Con un vantaggio di due gol, la squadra sembrava destinata a un comodo successo, e invece ha sciupato tutto, gettando alle ortiche tre punti preziosi. Cos’è successo? Forse il pensiero era già rivolto alla sfida europea con l’Aston Villa, o forse la squadra ha semplicemente sottovalutato la situazione, convinta di avere già la vittoria in tasca. In ogni caso, quel blackout ha messo in luce una realtà scomoda: questo Bologna è ancora immaturo e fragile nei momenti chiave. Se l’obiettivo è davvero tornare a lottare per l’Europa, come molti giocatori hanno dichiarato a parole, ora servono i fatti.
Un segnale curioso emerge dalle chiacchiere che si rincorrono tra i tifosi. A Bologna, più che alla trasferta inglese, si parla ancora del pareggio col Genoa, un chiaro indizio di dove risiedano le vere preoccupazioni. La Champions League è sì un sogno straordinario, ma il campionato resta il terreno dove il Bologna deve costruire il proprio futuro. È lì che si misura la crescita di una squadra, e la Serie A, più che l’avventura europea, rappresenta la vera sfida di questa stagione. La società ha deciso di non investire pesantemente in estate, nonostante il ritorno in Champions dopo decenni, e questo ha chiaramente limitato le ambizioni, ma anche mostrato un pragmatismo che guarda alla stabilità economica più che a rischi eccessivi.
Tornando alla sfida di Birmingham, l’allenatore Vincenzo Italiano sembra intenzionato a far ruotare i suoi uomini, come ha spesso fatto in passato. Il Villa Park non è certo meno prestigioso di Anfield, ma ci sono, da calendario, impegni da non sottovalutare: un altro scontro di fuoco con il Milan, e il martedì successivo il volo per Cagliari. È inevitabile che il tecnico debba dosare le energie. Durante gli ultimi allenamenti, ha provato una formazione diversa, schierando Holm, Beukema, Lucumí e Lykogiannis in difesa, davanti a Skorupski. A centrocampo, Freuler e Pobega dovrebbero fare da diga, con Orsolini e Iling sulle fasce pronti a spingere e supportare Odgaard, posizionato alle spalle di Dallinga, unico riferimento offensivo.
Tutto è pronto per una serata che potrebbe regalare emozioni intense, ma anche verità scomode. Il Bologna dovrà dimostrare di saper reggere il confronto con una squadra di livello europeo e, soprattutto, di aver imparato dai propri errori. Perché stasera non si tratta solo di una partita: è una prova di maturità per una squadra che vuole dimostrare di poter ambire a qualcosa di più grande.
Fonte: Claudio Beneforti, Stadio
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