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Champions League

Bologna – Lille: un solo gol non basta. Finisce 1 a 2

E Bologna accoglie il Lille per una bellissima sera di Champions League,

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Lewis Ferguson, torna dal primo minuto in Champions League
Lewis Ferguson torna dal primo minuto in Champions League (©Damiano Fiorentini)

A Bologna torna la Champions League, con una serata di gala, che solo la massima competizione continentale può offrire. Ad aprire il gran ballo di questa sera, insieme al Bologna, sarà il Lille di Mister Genesio, una squadra ammazza grandi (chiedere per info ad entrambe le squadre di Madrid).

La formazione di Vincenzo Italiano per questa serata di Champions League

Si parte con l’obiettivo di “graffiare” questa sera, di lasciare il segno dietro alla spalle di Chevalier, di non fare prigionieri.  Per questo il Mister rossoblù ridisegna un centrocampo privo di incontristi, ma rifornito di “ricamatori di bel gioco”. L’obiettivo, senza se e ma,  è quello di produrre uno o più gol, per togliere dalla casella “reti segnate” quello zero, unico caso in Europa.

Questi gli “11”

Il guardiano d’Europa rimane sempre Lukasz Skorupski, con Stefan Posch, Sam Beukema, Jhon Lucumi e Charalampos Lykogiannis, linea Maginot a custodire l’inviolabilità della nostra rete. Linea “F” a centrocampo con Fabbian, Freuler e Ferguson   (bentornato dal primo minuto, Capitano!). In attacco Thijs Dallinga, con tutta la voglia di sbloccarsi, e con ai lati Riccardo Orsolini (goleador principe rossoblù in campionato) e il ritorno di Dan Ndoye.

Si parte: primi 45 minuti per questo Bologna-Lille di Champions League

Passano 300 secondi e il Bologna è già in gol (tanta la voglia di sbancare la rete di Chavalier): ancora Dallinga. E come a Liverpool il Var condanna Thijs a vedere annullato il suo gol. Per una mezza spalla. Poi il Bologna inizia a ricamare la sua cifra di gioco sulla pelouse del Dall’Ara: pressing alto, fraseggi veloci e gioco che parte dal basso, spesso dai piedi dei due centrali o da quelli di Freuler. Il Lille esprime un gioco  con fraseggi ad alta velocità e al 13′ scheggia un palo, con Skorupski probabilmente battuto. E ancora Posch al 15′ sbroglia una complicata situazione in area, facendo carambolare la palla sul piede di David e poi in fallo di fondo.

Il primo giallo è del Lille al 22′: lancio lungo per Dallinga e Alexsandro stende l’olandese. Oliver estrae il cartellino per il difensore francese senza alcuna esitazione. Bell’azione al 29′, con Dallinga che serve Ndoye che sciabatta e tira fuori da buona posizione, ma lo svizzero era in fuorigioco. E’ un Dallinga differente dal timido attaccante visto nelle prime apparizioni in Italia. Arriva anche un giallo per i rossoblù: lo vince Lykogiannis per uno step on foot su un avversario. Il Bologna alla mezz’ora sembra aver preso le misure della squadra transalpina che fatica a trovare l’area dei padroni di casa.

Poi al 44′ la beffa: rinvio maldestro di Posh, sulla fascia destra ,che colpisce in pieno viso Beukema. La palla rimbalza sui piedi di  David che, prontamente crossa al centro per un arrembante Mukau, che prima spara su Skorupski e poi, sulla ribattuta del numero 1 polacco, ribadisce in rete. Una serie di coincidenze sfortunate che portano un gol immeritato dal Bologna. 0 a 1.

Secondi 45 minuti: bisogna rimontare

Ci vogliono 12 minuti per vedere la prima palla gol: cross di Remo e Dallinga solo di testa l’appoggia a Chevalier. E poi avviene quello che tutti speravamo. Siamo al 63′

Cross, su punizione, perfetto di Lykogiannis e Lucumi anticipa il mucchio selvaggio e l’appoggia in rete, lasciando esterrefatto Chevalier. 1 a 1.

Neanche il tempo di mettere la palla al centro che un passaggio al centro dall’esterno sinistro francese trova ancora liberissimo Mukau che la piazza alle spalle di Skorupski. 1 a 2. siamo al 66′.

Il Bologna è stanco e la battaglia di domenica sera si fa sentire sulle gambe. Il Lille è una squadra cinica, ottimamente allenata e abituata a giocare ad alti livelli. E il Bologna è il solito Bologna: poco efficace nei 16 metri.

Al 78′ è Ferguson da fuori area che impegna Chevalier. Ma ancora troppo poco per impensierire una delle migliori squadre  del lotto europeo.   I cambi di Odgaard per Orsolini, Miranda per Lykogiannis e Holm per Posch non cambiano l’inerzia della partita. Infine entra anche Castro al posto di un ormai esausto Fabbian. L’ultimo ad arrendersi è  il Capitano con un tiro da fuori area che non  centra neanche lo specchio della porta. Sipario.

Rimane il rammarico di averci provato poco e (forse) male, ma l’impegno non è stato lesinato. Con questa partita, anche se non aritmeticamente, salutiamo la Champions League: complicatissimo fare punti a Lisbona e contro il Dortmund. Complicatissimo.

Si ricomincia sabato sera col Venezia: per non sbracare e continuare, almeno in campionato, un percorso virtuoso.

 

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