Champions League
Bologna, tanto cuore e testa altissima (Corriere di Bologna)
Il Bologna ieri ha dato una grande prova d’orgoglio, che da una spinta alla squadra rossoblù e fa ben sperare per il futuro.
Per tutti i tifosi, da Anfield o da Bologna, ieri sera è stata indimenticabile. I rossoblu di Vincenzo Italiano hanno tenuto testa al Liverpool, sei volte campione della massima competizione europea per club. E se si torna a casa anche con qualche rimpianto, vuol dire che i ragazzi sono stati davvero straordinari, reggendo un ritmo altissimo e quasi impensierendo i Reds.
Liverpool-Bologna: prova di crescita e di coraggio
Un gol annullato, due legni e due grandi riflessi di Alisson hanno impedito la gioia del gol, che non sarebbe stato immeritato, al Bologna. Che si è preparato benissimo alla sfida, tatticamente e mentalmente, tanto da reggere i forcing collettivi della squadra di Slot e ripartire con coraggio.
Giocando così, forse si può arrivare agli spareggi, ma ciò che conta è che nel cuore dei tifosi ci sia orgoglio. E, al momento, ce n’è moltissimo, come testimoniano le parole di Italiano. «Usciamo a testa alta, come volevamo», ha detto il nativo di Karlsruhe. E nell’entusiasmo che ha invaso Liverpool, non sembra l’unico a vederla in questo modo. Forse l’Europa si è davvero accorta del carattere dei rossoblu.
Bologna, un attacco inatteso
Le scelte dell’ex tecnico della Fiorentina, soprattutto in avanti, sono state sorprendenti, ma mettere Dallinga, ormai peritissimo punitore del Liverpool, ha dimostrato personalità. Purtroppo non ripagata, perché anche se quello di ieri è stato il miglior Thijs della stagione, non è bastato per centrare la porta di Alisson, almeno in posizione regolare. Ad ogni modo, anche Orsolini, come l’olandese, ha faticato molto, ma nel finale, dopo un primo tempo emotivo, ha almeno dato qualche buon segnale per il futuro.
Le parole di Orsolini
«C’è stato tanto orgoglio e tanta emozione. Nel calcio si può vincere o perdere, ma abbiamo mostrato il nostro gioco con coraggio, impegno e voglia. (…) Anche il mister ci ha fatto i complimenti, l’approccio è stato ottimo, con umiltà e coraggio abbiamo cercato di fare ciò che avevamo preparato. Sono tanto orgoglioso di me stesso e dei miei compagni».
Ed è proprio da quest’ultima frase che bisogna ripartire, dato che anche la città ha seguito i ragazzi ed è andata a dormire con una consapevolezza diversa. Perché forse avremo perso, ma la squadra ha gli attributi necessari per non subire la pressione delle Grandi Orecchie. Ed anche Cremonini è dello stesso avviso, come ha detto a DAZN: «Una delle giornate più belle della mia vita»
Fonte – Corriere di Bologna, Stefano Brunetti
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