Champions League
Bologna, un tesoro da 383 milioni che vale anche più della Lazio
Il Bologna è valutata dal Cies 383 milioni, al 34esimo posto in Europa. Un valore che la proietta davanti a diverse squadre e alcune “big”
Del fatto che al Bologna si segna poco e a segnare è sempre uno solo (Castro), ne abbiamo già parlato in tutte le salse. Ciò che salta agli occhi adesso, però, è come il gioiellino argentino si sia trasformato, in tempi record, in una sorta di nuovo Zirkzee. Al suo arrivo al Bologna costò al club 12 milioni inclusi i bonus, ai quali si sarebbe aggiunta, poi, una percentuale sulla rivendita. Il Cies adesso lo valuta molto, molto di più: tra i 29 e i 40 milioni, tra il doppio e il triplo del suo valore iniziale.
Si tratta solo di cifre, ipotetiche, anche. Quelli che conteranno saranno poi i compratori. Alla stessa maniera tra qualche mese potremmo essere qui a parlare di un possibile passaggio di Ndoye al Liverpool, incantato ad Anfield dalle giocate dello svizzero. L’elvetico ha detto in ritiro con la nazionale rossocrociata che «non mi pongo barriere, lavoro per giocare in un club di livello mondiale». Dichiarazioni che fanno tremare le ginocchia del Bologna, impaurita dal perdere uno dei suoi pupilli.
Cies: un Bologna da 383 milioni
Restiamo sui numeri del Cies. Il Bologna, per presentarsi pronta a questa impegnativa stagione, ha speso complessivamente 383 milioni. Una cifra che la proietta al settimo posto in serie A per il valore complessivo del proprio roster. Dati che la situano davanti ad alcune big, come per esempio alla Lazio. E in Europa, invece, il Bfc si colloca al 34esimo posto. Tra le squadre incontrate o da incontrare dalla truppa rossoblù Sharthar e Lille si trovano un gradino sotto. Nella rosa delle più costose, inoltre, si trovano diverse formazioni che non sono iscritte alla Champions, bensì, guarda caso, alla Premier League.
Prossime sfide: doppia trasferta
Ricapitolando: il Bologna vale, eccome, ma ha bisogno di dimostrare la preziosità e le potenzialità effettive del proprio roster. La prossima chiamata europea potrebbe essere quella giusta e, ironia della sorte, sarà proprio contro una squadra di Premier League. L’Aston Villa, formazione che, volendo continuare a parlare di numeri, di milioni ne vale 717, quasi due volte il Bologna. La partenza della squadra di Emery è stata prepotente, sia in Premier che in Champions. 14 punti totali in campionato, ai quali si aggiungono 2 vittorie nelle prime giornate della massima competizione europea, con i prestigiosi scalpi di Young Boys e Bayern.
Ci sarà ancora una volta una bella fetta di stadio colorata di rosso e di blu anche al Villa Park, dato che si prospettano 2500 tifosi bolognesi al seguito del Bologna. La data dell’appuntamento è il 22 ottobre, e i biglietti non dovrebbero uscire secondo modalità particolarmente diverse rispetto a quelle utilizzate nella trasferta di Anfield. A spaventare la difesa del Bologna è Jhon Duran, colombiano, apprezzato fortemente quest’estate dal taccuino di Sartori. La trattativa tuttavia si era rivelata velocemente molto complessa, dato che il bomber dell’Aston Vila era stato valutato la bellezza di 40 milioni.
Il Bologna ha però già il suo bel da pensare anche nel proprio campionato. L’appuntamento al Villa Park è tra 11 giorni e nel mezzo c’è un altra occasione per provare a riscattare un avvio complicato nella stagione italiana. Dopo la pausa c’è infatti il Genoa, sfida dove Italiano spera di recuperare l’ancora malconcio Pobega, che tornerà nel gruppo all’inizio della prossima settimana. I biglietti per i supporters del Bologna Fc al Ferraris sono 2032. Ora più che mai, Italiano e i ragazzi hanno bisogno di ricaricare le pile e farsi trovare pronti a questo doppio importante appuntamento.
Fonte: Luca Bortolotti – La Repubblica
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Mirko Bertinelli
12 Ottobre 2024 at 18:44
Penso che saranno 2 impegni molto duri, a Genova é difficile ma, se ricordo bene , sarà a porte chiuse ??
Contro il Villa , non so perché, ho buoni presentimenti
Forza grande Bologna
Mirko Bertinelli
12 Ottobre 2024 at 18:47
Riguardo Ndoye …basta che inizi a segnare di brutto poi , a fine stagione, puó andare dove vuole
Ormai nel calcio di giocatori che vogliono far diventare importante il club dove giocano non ne esistono più …é questa la più grande tristezza