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Champions League

Guidolin: «Il Bologna è in crescita. Può puntare alla vittoria contro il Monaco» (Il Resto del Carlino)

Bologna-Monaco di questa sera riporta Francesco Guidolin ai ricordi del 2005, quando fu chiamato a risollevare il club del Principato.

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Bologna-Monaco, Champions League
Bologna-Monaco, Champions League (© 1000 Cuori Rossoblù)

Questa sera, alle 21, il Bologna affronta il Monaco in Champions League, ma per Francesco Guidolin non sarà una sfida come le altre. Nel 2005, infatti, l’allenatore italiano fu chiamato a risollevare proprio il club del Principato dopo un difficile inizio di stagione con Didier Deschamps in panchina. Quel “matrimonio” durò solo fino al giugno 2006, ma segnò profondamente la carriera di Guidolin. Oggi, a poche ore da questa sfida dal sapore nostalgico, ecco cosa riaffiora nei ricordi dell’allenatore.

Le dichiarazioni di Francesco Guidolin

Sull’esperienza al Monaco:

«E’ stata una bella avventura: la mia prima esperienza all’estero. Pensa che mi sono così innamorato del posto che a due passi dallo stadio ho pure comprato casa. Ambiente stupendo dove sarei rimasto volentieri anche per il secondo anno di contratto, ma il Palermo mi richiamò in Italia e a quella piazza ero troppo legato per dire no».

Com’è cominciato il suo viaggio verso Monaco?

«Con la festa di compleanno per i miei cinquant’anni. lo sono nato il 3 ottobre, quel giorno definimmo l’accordo e il giorno dopo po, il 4 ottobre, il Monaco mi ufficializzò».

Sull’ambiente a Monaco:

«L’ambiente ideale per fare cal-io. Meno pressioni, più tranquillità, ma in ogni caso una cultura calcistica di prim’ordine».

Marco Di Vaio e Bobo Vieri al Monaco:

«Marco arrivò a gennaio in prestito dal Valencia. Beh, s’integrò subito bene, a suon di gol. Vieri invece scelse il Monaco perché al Milan non trovava spazio e lui aveva bisogno di giocare per andare ai Mondiali. Parti subito fortissimo, segnando una doppietta al Rennes. Purtroppo a marzo s’infortunò al ginocchio e lo perdemmo. Ma il danno più grave lo subì lui, perché per via di quell’infortunio perse il Mondiale».

Le prestazioni del Monaco sotto la guida di Guidolin:

«Andò benissimo nel girone d’andata, che chiudemmo al terzo posto. Poi nel ritorno siamo un po’ calati, chiudendo al decimo posto. Loro avrebbero voluto che rimanessi ma Zamparini mi richiamò e tornai a Palermo».

Sul Bologna in questa Champions League:

«Il Bologna in Champions è stato un risultato straordinario. Chiaro che ti trovi di fronte le squadre più forti del mondo: ma con Liverpool e Aston Villa, nonostante le due sconfitte, il Bologna non ha sfigurato. Adesso, se vuole coltivare la speranza di passare il turno, la squadra di Italiano deve fare punti».

Sul Bologna sotto la guida di Italiano:

«Italiano è un ottimo allenatore, che ha avuto il coraggio di raccogliere l’eredità pesante di Motta insieme a una squadra che in estate ha perso qualche pezzo importante. Ora però vedo un Bologna in crescita e questo mi fa dire che col Monaco se la può anche giocare: perché no, puntando alla vittoria».

Dopo vent’anni, cosa le rimane impresso di quel viaggio per Monaco?

«Il ricordo del principe Alberto, persona simpaticissima e molto alla mano. In più, un appartamento che io e mia moglie decidemmo di comprare dopo esserci innamorati della Costa Azzurra».

Fonte: Massimo Vitali, Il Resto del Carlino

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