Liverpool-Bologna, a tutto Ndoye: gli è mancato solo il gol

In una prestazione maiuscola del Bologna in quel di Anfield, è difficile trovare lati negativi. Si, se uno guarda al mero risultato di certo non può essere soddisfatto: uno 0-2, e quindi una sconfitta, non può mai rendere felici. Ma, si trattava del Liverpool. E il Bologna, al gol, ci è andato tanto, ma tanto vicino, in più occasioni. Dan Ndoye è stato uno di coloro che sono stati fermati non solo da Allison, ma anche dai legni. Liverpool-Bologna lo ha confermato ancor di più: gli manca solo il gol.

Liverpool-Bologna: Ndoye tuttocampista

È certamente uno dei punti fermi di questo Bologna, già dalla scorsa stagione. Ma, Dan Ndoye, è stato uno dei più positivi anche in un avvio claudicante e, ora, che il Bologna si sta ritrovando, continua a confermare quando alto possa essere il suo livello. Sempre tra i più cercati dai compagni, l’ala svizzera, anche sul prato di Anfield, ha dimostrato come le sue caratteristiche possano essere pericolose anche nella massima competizione europea.

Sulla fascia sinistra, il numero 11 Rossoblù ha macinato chilometri su chilometri come al solito, ripiegando costantemente in auito a Juan Miranda, e non lesinando, ogni volta, a sprigionare tutta la sua velocità lanciato in contropiede. Si conferma, così, un giocatore di livello europeo, dopo le buone prestazioni con la sua Svizzera la scorsa estate.

Quel gol che non arriva

Ci ha provato in tutti i modi Dan a portare il pari alla sua squadra, soprattutto dopo la metà del primo tempo. Suo il palo colpito dopo la mezz’ora della prima frazione. Sue le maggiori insidie arrivate dalla fascia sinistra, sia dai suoi piedi, direttamente, ma anche dai suoi guizzi per poi liberare i compagni. Per una grande e completa prestazione, gli è mancata davvero solamente la rete. Ma, quando affronti grandi campioni, può capitare.

In generale, Ndoye ha la necessità di trovare la via del gol, per il Bologna e per sé stesso: se arrivasse a mettere il pallone in porta con continuità, allora davvero, probabilmente, non gli mancherebbe davvero più niente.

Fonte – Stefano Brunetti, Corriere dello Sport – Stadio

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