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Liverpool-Bologna: la strategia di Slot per Anfield (Stadio)

Il Liverpool di Slot si prepara ad affrontare il Bologna in Champions: la sua strategia e i punti di forza per superare la sfida ad Anfield.

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Arne Slot
Arne Slot (© Liverpool FC)

Il Liverpool ha stupito tutti per la rapidità con cui ha saputo superare l’era di Klopp, grazie all’arrivo di Arne Slot. L’allenatore olandese (già noto per le sue difficoltà contro la Roma ai tempi del Feyenoord) ha immediatamente portato una ventata di novità, al punto che i Reds ora guidano la Premier League con sei vittorie in sette partite e hanno trionfato contro il Milan a San Siro nel loro esordio in Champions League.

La visione di Arne Slot

«È stato piuttosto semplice adattarsi», ha confessato Slot con un sorriso, «ho trovato una storia, una passione e una professionalità incredibili qui. Sin dal primo giorno, i giocatori mi hanno supportato con un entusiasmo contagioso. E poi, Anfield ha un’energia che supera persino quella del mio ex stadio al Feyenoord».

Slot è consapevole delle sfide che lo attendono. E adesso c’è il Bologna, una squadra che si affaccia per la prima volta ai grandi palcoscenici europei dopo 60 anni. «È una squadra tosta», ammette, «anche se ha vinto solo una partita finora, ne ha persa solo una. Sappiamo cosa può fare un avversario che difende a uomo su tutto il campo, abbiamo visto cosa è successo con l’Atalanta». Infatti, Slot potrebbe aver osservato attentamente l’ultima prestazione del Bologna contro l’Atalanta, dove l’allenatore Italiano ha optato per il marcamento uomo a uomo in alcune fasi della partita. Tuttavia, non è certo che la stessa tattica verrà utilizzata ad Anfield.

Su chi punterà Slot

Nonostante l’apparente sottovalutazione dell’avversario, Slot e i suoi giocatori come prenderanno questa sfida? Alexis Mac Allister ha ammesso: «Non ho visto il Bologna giocare quest’anno, ma so che l’allenatore è bravo. Il mio amico Nico González, che ha lavorato con lui a Firenze, me ne ha parlato». Il Liverpool, tuttavia, scenderà in campo con una formazione altamente offensiva, puntando su Darwin Nuñez come centravanti, supportato da Salah, Szoboszlai e Gakpo. Tra le chiavi tattiche del gioco di Slot c’è anche il ritorno di Ryan Gravenberch, il giovane centrocampista olandese che, a soli 22 anni, sembra aver raggiunto la piena maturità. Nella partita contro il Milan, ha recuperato 10 palloni e ne ha intercettati 7, diventando una vera e propria roccia a centrocampo.

Cosa significa Liverpool-Bologna per il club rossoblù

Se il Liverpool sembra affrontare la sfida con un certo distacco, per il Bologna la partita rappresenta un vero banco di prova. I Reds, concentrati sulla Premier League dove comandano con cinque vittorie su sei, sembrano vedere la Champions come una formalità in questo momento. Questo atteggiamento rilassato è evidente anche dalle dichiarazioni di Slot, che non accetta la mediocrità ma mantiene comunque una certa serenità. «Non sottovalutiamo il Bologna, anche se hanno vinto solo una partita, non è facile batterli».

Nonostante le buone prestazioni del Bologna in Italia, il vero terrore per i rossoblù si chiama Mohamed Salah. Il campione egiziano, che ha segnato ben cinque gol contro il Bologna durante il suo periodo alla Roma, rappresenta una minaccia costante. A complicare la situazione per i Reds c’è, tuttavia, l’assenza di Federico Chiesa, fermato da un infortunio. Per il Liverpool, però, la Champions League sembra essere solo un appuntamento di routine, con lo sguardo già proiettato verso la Premier, obiettivo della stagione.

Fonte: Roberto Maida, Stadio; Il Corriere di Bologna

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