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Che Bologna sarà a Bergamo? Tra infortuni, diffide e condizione dei Rossoblù

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Damiano Fiorentini/1000cuorirossoblu.it


Manca sempre meno a una delle partite più importanti della storia recente del Bologna. Siamo quasi certi che lo sia, e a dirlo non siamo noi, ma la classifica: Bologna quarto a 48 punti, Atalanta quinta a 46 punti. Si può tornare finalmente a parlare di classifica, visti i recuperi di questi ultimi giorni, i quali hanno riportato a una situazione di parità per quanto riguarda le partite giocate. E allora, con un vento estremamente in poppa visti gli ultimi risultati, il Bologna viaggerà verso Bergamo, con la volontà di mettere un altro punto importante in questa meravigliosa stagione.

La testa, molto più delle gambe

“Siamo forti mentalmente”. Questa è una massima, molto riassunta, di quanto detto da mister Thiago Motta a margine dell’incontro con gli studenti e i soci dell’Aiac martedì pomeriggio. La sua squadra sta bene, e non sono solo gli ultimi risultati a raccontarlo ma il modo con cui questi sono arrivati: in rimonta, soffrendo quando serviva, con il “solito” calcio propositivo e a tratti cinico, pungente nei punti giusti. Il Bologna è un camaleonte che si sa adattare alle situazioni, e alla fine ottiene il risultato. Vincere aiuta a vincere, e per il Bologna sono cinque nelle ultime sei, con la sesta – temporalmente, la prima – che recita 2-2 in quel di San Siro, dove i Rossoblù possono dire di essere imbattuti definitivamente per la stagione 2023/2024. La schiacciasassi Atalanta non era stata da meno, fino alla scorsa giornata: nelle ultime cinque partite di campionato aveva fatto bottino pieno, per poi cadere rovinosamente proprio nella doppia trasferta in quattro giorni a Milano, dove ha racimolato solo un punto. La situazione si è quindi capovolta: è il Bologna che arriva, potenzialmente, con i gradi di favorito, per classifica e condizione, anche se in queste partite non è mai detto, e soprattutto quando davanti hai la banda di Giampiero Gasperini.

Saelemaekers forse, Calafiori in diffida: Thiago, cosa farai?

“Gioca chi sta al 100%”. Un’altra massima di Thiago Motta, ma questa vale dal suo inizio qui nella città delle Due Torri. Nessuno deroga da questa regola, l’ultimo nome importante a fare le spese di questa “tagliola” è stato Riccardo Calafiori: uscito anzitempo per una botta al ginocchio nel match contro il Lecce del 11 febbraio, il classe 2002 ha partecipato nel finale degli ultimi match, lasciando spazio a Jhon Lucumì al centro della difesa. In realtà, in questo ragionamento dello staff Rossoblù c’è anche della furbizia: oltre a non affrettare i tempi per l’infortunio, Calafiori è in diffida. Il numero 33 potrebbe tornare titolare proprio domenica, ma Thiago Motta rischierà di farne a meno contro l’Inter, in caso di ammonizione? D’altronde, Lucumì ha dimostrato solidità, anche dopo un errore come quello dell’Olimpico, alla quale ha rimediato alla grande. Chi invece è in forte dubbio per la trasferta al Gewiss è Alexis Saelemaekers: il belga ha rimediato una distorsione alla caviglia nell’allenamento di martedì, e per lui ieri solo palestra. Anche in questo caso, è difficile che Motta rischi di forzare i tempi e non averlo per il match della settimana dopo, soprattutto in un momento in cui – fortunatamente – ha tutta la squadra a disposizione.

Un pareggio andrebbe bene? Thiago non sarebbe d’accordo

Il Bologna andrà a Bergamo per vincere, potete metterci la mano sul fuoco. Thiago Motta e il suo Bologna quest’anno non sono mai partiti con il pronostico avverso, men che meno nell’ultimo periodo. Una vittoria domenica metterebbe l’Atalanta a cinque punti di distanza, oltre ad aggiungere un terzo scontro diretto a favore, dopo Fiorentina e Lazio. Ma, per dovere di cronaca, la stessa situazione a livello di scontro diretto per i Rossoblù si presenterebbe con il pareggio, vista la vittoria al Dall’Ara del 23 dicembre scorso. È una situazione dove il Bologna ha il destino nelle proprie mani, trovandosi davanti in classifica, ma dalle parti di Casteldebole – sponda mister, soprattutto – la pensano diversamente: in campo si va per vincere, con il proprio calcio se possibile, e domenica lo spartito sarà lo stesso.

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