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Che cosa è l’ECA? L’Associazione dei club europei a cui potrebbe aderire anche il Bologna

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È di oggi la notizia che Bologna, Sassuolo e Torino sarebbero tra le società che la European Club Association (più comunemente nota come ECA) starebbe considerando per allargare la cerchia di club sotto la propria ala. Secondo Il Resto del Carlino, il processo sarebbe appena agli inizi, mentre per La Gazzetta dello Sport, almeno per quanto riguarda Bologna e Sassuolo, l’adesione sarebbe cosa fatta. Ma che cosa è l’ECA?

STORIA. Si tratta di un’associazione di club europei, nata nel 2008 dal “defunto” G-14, un comitato dei 14 più importanti club della Confederazione UEFA, e dalle ceneri dello European Club Forum, organo attraverso il quale l’UEFA cercava un dialogo più aperto con i club.
Inizialmente formata da 16 membri fondatori, questi avrebbero poi costituito il Comitato Esecutivo e strategico composto da quattro membri dell’Associazione, e un Comitato più largo, composto da 11 membri in rappresentanza di 11 club diversi.

Nell’aprile del 2021, dall’ECA sono fuoriusciti tre dei sedici membri fondatori, Juventus, Real Madrid e Barcellona, sostenitori della Superlega. Al momento dell’addio, Andrea Agnelli ex presidente della Juventus era il Presidente dell’Associazione.
A succedergli, alla guida dell’ECA, Nasser Al Khelaifi presidente del PSG. Sotto la sua presidenza, e dopo l’exploit Superlega, ECA e UEFA hanno stretto ancora di più i loro rapporti.

OBIETTIVI E COMPOSIZIONE. L’obiettivo dell’associazione è quello di tutelare, proteggere e promuovere l’attività calcistica dei club europei. L’Associazione è rappresentata all’interno della UEFA con la quale ha un rapporto diretto, tramite appunto i membri del suo comitato.
Composta da 214 membri, divisi tra ordinari ed esecutivi, l’intera composizione è regolata dal ranking UEFA per Nazioni a seconda del quale, ognuna delle 53 Federazioni aderenti al UEFA hanno diritto da 1 a 5 club rappresentati.

ATTIVITÀ. L’attività dell’ECA è quella, attraverso gruppi di lavoro formati dai club, di proporre, modificare, migliorare l’attività dei club all’interno della Confederazione UEFA. I gruppi di lavoro si riuniscono periodicamente e lavorano tutto l’anno per formulare soluzioni e risolvere problemi condivisi all’interno della Confederazione europea.

ALLARGAMENTO? Nell’ultimo vertice di Milano, che si è tenuto nei giorni scorsi, l’ECA sembra sia giunta alla decisione di allargare la propria schiera di membri, anche al di là dei limiti della composizione che seguiva il ranking UEFA. Un modo per rendere l’ECA più inclusiva, nel tentativo di rappresentare obiettivi e necessità di quanti più club possibili.

RISULTATI. Nel corso degli anni l’ECA si è resa protagonista di importanti risultati. Il calendario degli impegni internazionali dei calciatori introdotto nel 2014, valido fino al 2018 e poi riproposto in seguito, a tutela innanzitutto della loro salute, è stato basato su una proposta studiata dall’ECA. L’ECA ha ottenuto la creazione di un sistema di assicurazione degli stipendi dei calciatori, in caso di lesioni durante l’attività internazionale. Questo meccanismo è stato prima accettato e utilizzato dalla UEFA e poi acquisito a livello FIFA.

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