Che fine ha fatto il “Re”?

Il sito del Bologna Fc, alle ore 19.08 del 1 febbraio, raccontava che, sul fil di lana della sessione invernale di calciomercato, le due giovani promesse nigeriane rossoblù, Orji Okwonkwo e Michael Kingsley, erano state cedute a “titolo temporaneo”, fino al 30 giugno 2021, alla Reggina 1914. Orji e Michael potevano così tornare a giocare, ma le loro storie, fino a quel momento, erano state completamente diverse: mentre Orji, nelle ultime due stagioni agli Impact di Montreal aveva collezionato 50 presente con la maglia dei canadesi, condite da 10 goal e 3 assisti, rientrando poi a Bologna a fine 2020,  Michael, che la scorsa stagione aveva giocato nella Cremonese, era sceso in campo solo dieci volte, per complessivi 473 minuti (circa un tempo di gioco effettivo ad “apparizione”).

Rientrato a Bologna, Kingsley, in questa stagione e fino al trasferimento di febbraio alla Reggina, ha giocato solo 67 minuti, proprio nel match di Coppa Italia contro i calabresi. vinto dai rossoblù per 2 a 0. L’arrivo sullo Stretto avrebbe potuto cambiare l’ordine delle cose e invece così non è stato: mentre per Okwonkwo, Mister Baroni ha sempre trovato una collocazione in campo in  9 partite su 12 del girone di ritorno, per un totale di 416 minuti di gioco effettivo, facendolo agire  per lo più da punta, per Michael lo stato dell’arte non si è modificato: pochissime volte convocato e soli 99 minuti giocati, in tre partite differenti,  che, per la cronaca, sono state tutte in trasferta.  Unica annotazione di merito è quella che nelle ultime 2 partite giocate centrocampista rossoblù,  il mister reggino lo ha provato come trequartista, prima contro il Brescia (partita persa per 1 a 0) e poi contro il Venezia (partita vinta contro per 2 a 0, ma dove Michael è dovuto uscire per infortunio al 28simo del primo tempo). L’infortunio patito contro i lagunari non gli permetterà di essere convocato oggi, nella partita di campionato col Cittadella, ma confidiamo che il ragazzo di Owerri sappia riprendersi presto e riconquistare il posto in Prima squadra, per ricominciare a giocare e recuperare il tempo perduto. Per se stesso e, speriamo, per il Bologna.

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