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Chi è Pietro Beruatto? L’opzione sulla fascia sinistra che arriva dalla Serie B
La rosa del Bologna aspetta ancora il suo completamento. Uno dei principali ruoli sui quali sta lavorando Giovanni Sartori è quello del terzino sinistro, ruolo che in questo momento vede nella rosa rossoblù il solo Charalampos Lykogiannis. Sartori, dopo aver pescato in Olanda con l’arrivo del centrale Sam Beukema, starebbe anche valutando piste nostrane per il terzino sinistro (alternative a quelle che portano ad un ritorno di Andrea Cambiaso o all’arrivo dalla Fiorentina di Aleksa Terzic). Una delle principali piste di queste ore è quella di Pietro Beruatto, 24enne, terzino mancino del Pisa.
LA CARRIERA DI PIETRO BERUATTO
Pietro Beruatto nasce a Trieste il 21 dicembre 1998. Figlio d’arte, papà Paolo è stato per tanti anni calciatore professionista vestendo soprattutto la maglia del Torino, squadra nella quale fece anche i suoi primi passi giovanili.
Pietro segue fin da bambino le orme del padre, giocando a calcio. Prima nel settore giovanile della Fiorentina. Poi, nel 2014, lo chiama la Juventus a Torino. Qui conclude il suo percorso giovanile, giocando dapprima nell’under 17, poi in Primavera con cui nel 2016 vinse anche un Torneo di Viareggio.
Nella stagione 2016/17 entra a far parte stabilmente della formazione Primavera, giocando anche la Youth League. L’anno successivo, il 17/18 passa nella rosa della Juventus under 23 che disputa per la prima volta il campionato di Serie C. Qui colleziona 14 presenze servendo anche un assist.
Nel 2018/19 è un titolare inamovibile della formazione allenata da Lamberto Zauli. In campionato gioca 32 volte, di cui 26 da titolare, mettendo a segno un gol e fornendo due assist.
La stagione 2019/20 è quella dei primi grandi risultati. Nonostante l’interruzione del campionato di Serie C a causa del covid, Pietro con l’under 23 della Juventus è un titolare fino al termine della stagione. La squadra di Zauli alla ripresa gioca e vince la finale di Coppa Italia di Serie C, vincendo il primo storico trofeo della sua storia. Sarri gli concede anche qualche convocazione in prima squadra.
L’anno successivo si trasferisce in prestito in Serie B al Vicenza, dove gioca un’ottima stagione: a fine anno saranno 26 presenze in campionato, di cui 23 da titolare condite da ben 6 assist.
L’ottima stagione in Veneto gli vale una chiamata anche più importante. Il Pisa, guidato alla direzione sportiva da Claudio Chiellini (già nello staff della Juventus) lo preleva in prestito con diritto di riscatto a circa 2 milioni dalla Juventus per l’intera stagione 21/22. Beruatto si mette in mostra nei nerazzurri giocando 35 gare in campionato (di cui 32 da titolare), segnando un gol e servendo 4 assist. Grazie anche alle sue prestazioni, il Pisa arriva quarto e va ai playoff dove perde solo la finale contro il Monza dove comunque Pietro serve due assist nella gara di ritorno.
In estate il Pisa lo riscatta, e su di lui fa più di un sondaggio anche la Lazio, essendo un calciatore gradito anche al tecnico Sarri che lo aveva convocato in prima squadra nell’anno alla Juventus. Tuttavia, Beruatto rimane in Toscana e gioca una buona stagione al pari di quella del Pisa, non al pari della precedente anche per via di una scelta errata in avvio di stagione, riguardo il tecnico. Beruatto è un titolare inamovibile ma segna solo una rete.
NAZIONALE
Nel corso degli anni ha fatto parte per pochissime e rare apparizioni delle nazionali under 18, 19 e 20 accumulando 11 presenze.
CARATTERISTICHE FISICHE
185 cm x 80 kg, Beruatto longilineo con una struttura fisica asciutta. Ha fasce muscolari importanti, seppur non particolarmente sviluppate. Rapido sullo scatto, ma ancora più performante sul lungo con una bella falcata, ha una capacità aerobica importante che gli permette di fare su e già per la più volte durante la partita con grande lucidità. È attento in marcatura e grazie alla struttura fisica ha anche una buona abilità nel gioco aereo, abilità che lo rendono un difensore affidabile che si impone sull’avversario anche grazie al suo fisico.
CARATTERISTICHE TECNICHE
Mancino naturale, ha una buona tecnica di base che sfrutta soprattutto nelle sue scorribande offensive. Infatti, ama portare il pallone sulla fascia, associarsi ai compagni per arrivare sul fondo, ma soprattutto sa portare il pallone efficacemente superando gli avversari di forza.
Pietro è un giocatore che fa delle sue abilità fisiche uno dei suoi punti di forza. Tuttavia, è dotato anche di una buona capacità nel giocare il pallone. Ordinato tecnicamente, col suo mancino sa crossare molto bene. I suoi traversoni sono sempre diversi. Infatti, sa crossare sia dal fondo che dalla trequarti con palloni morbidi o tesi, e spesso nel punto giusto tra difesa e portiere dove gli attaccanti sono “avvantaggiati” per ingannare gli avversari.
Grazie alla sua abilità col piede mancino, Beruatto è una buona soluzione anche per l’impostazione della manovra dalla difesa, ma sa anche tirare discretamente dalla medio-lunga distanza.
Dal punto di vista del movimento senza il pallone, è sempre molto puntuale nelle sovrapposizioni e si sa proporre molto bene anche centralmente per correre in aiuto ai compagni in difficoltà e creare linee di passaggio altrimenti non disponibili.
In non possesso è attento negli interventi di recupero sulla profondità, ma anche nella marcatura anticipando gli avversari. Inoltre, è sempre puntuale nelle diagonali difensive. Non di rado lo si vede stringere la posizione per chiudere centralmente.
Pietro è un giocatore completo, che ha tutti i fondamentali e li esegue bene. Difficile dire che Beruatto abbia effettivamente dei difetti, in caso di suo passaggio in Serie A sarà da valutare il suo impatto con la massima serie.
POSIZIONE IN CAMPO
Pur avendo giocato talvolta anche da terzino destro, Pietro Beruatto è un terzino sinistro naturale. Il giocatore nato a Trieste si trova a suo agio sulla fascia sinistra, in particolare nella difesa a quattro. Tuttavia, se necessario ha caratteristiche fisiche e tecniche per essere utilizzato anche come esterno a tutta fascia. In futuro, non è da escludere che Pietro possa avere un buon rendimento anche da braccetto sinistro della difesa a tre.
VALUTAZIONE
La sua valutazione potrebbe aggirarsi tra i 4/5 milioni di euro, un’operazione assolutamente sostenibile per il Bologna.
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