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Chi sono Pulgar, Villalba e Gerson? Intervista a Andrea Bracco, direttore di “Calcio Sudamericano” – 05 ago

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Il Bologna guarda al Sud America per la sua campagna di rafforzamento: preso il cileno Erick Pulgar dell’Universidad Catolica, ogni giorno potrebbe essere quello buono anche per Hector Villalba, punta del San Lorenzo. Sullo sfondo, intanto, anche il brasiliano Gerson della Fluminense, che la Roma potrebbe prendere per girare proprio ai rossoblù, interessati anche ad altri due giovani giallorossi, e cioè Paredes e Sanabria. Per capire chi sono questi giocatori abbiamo raggiunto Andrea Bracco, direttore di calciosudamericano.it, ormai da tempo il sito di riferimento in Italia per tutto ciò che riguarda il calcio in Sud America: risultati in tempo reale, analisi dettagliate di tutti i campionati del continente sudamericano, tutto questo si può trovare nel loro splendido sito.

Andrea, pare che il Bologna abbia preso Pulgar. Che giocatore è? Potrà essere un buon colpo?

Pulgar è un 21enne cileno che in patria è considerato tra i migliori prospetti in circolazione. Lui è nato ad Antofagasta e cresciuto nell’omonimo club nel ruolo di terzino (è molto adattabile, perciò si disimpegnava su entrambe le fasce), ma nel 2014 – con il passaggio alla Universidad Catolica – si è trasformato prima in difensore centrale e poi in jolly in mediana. Per lui stravedeva Julio Cesar Falcioni, colui che allenava i Cruzados, che lo volle a tutti i costi. Pulgar è un brevilineo con leve molto rapide, dinamico, gran corridore. Sembra che il Bologna ci voglia puntare molto, visto il quadriennale offerto.

Un altro giocatore seguito da tempo è Hector Villalba, che molti in patria paragonano a Lavezzi. È un paragone azzeccato? Cosa sai dirci su questo giocatore?

Il paragone con Lavezzi può starci (d’altronde anche lui è un prodotto del San Lorenzo), ma io personalmente credo che Villalba sia più incisivo in fase realizzativa, anche se – ovviamente – il tutto andrà eventualmente verificato in Europa. Come ruolo in sè invece ci siamo, sono due attaccanti veloci che amano attaccare la profondità.

Per Gerson del Fluminense ballano cifre importanti. Interessava al Barcelona, pare che lo prenderà la Roma. Il ragazzo vale?

Il ragazzo vale sebbene l’asta stia prendendo dimensioni esorbitanti. Purtroppo dobbiamo entrare nell’ordine delle idee che i ragazzini come lui vanno scoperti prima di vederli all’opera in un Sudamericano o con la prima squadra. E i club italiani, in questo, deficitano. A parte questo, il classe ’97 del Fluminense è un ottimo prospetto, anche se – magari lavorando d’anticipo – si può trovare la stessa qualità ad un prezzo inferiore.

Puoi dirci infine due parole su altri due giocatori nel mirino del Bologna, ovvero i giovani Paredes e Sanabria?

Partiamo da Paredes. In Argentina quando metti una maglia con il numero 10 automaticamente vieni etichettato, bisogna solo capire se sarai l’erede di Maradona, Messi o Riquelme. Paredes è cresciuto all’ombra di quest’ultimo, che proprio negli anni migliori del romanista faceva le bizza dalle parti de la Boca, togliendogli spazio. Il fatto è che Paredes non è una mezzapunta di fantasia, ma di raccordo e d’ordine. Pertanto non avrà mai colpi di genio, ma “solo” tanta sostanza. Sanabria invece è una punta molto rapida che può anche fare reparto da solo; il problema, a mio parere, è che ha lasciato il suo paese troppo presto per vedere in sostanza solo le tribune del calcio italiano. Tecnicamente indiscutibile, ma deve trovare qualcuno che crede in lui.

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