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Italiano raccontato da Chisoli, ex presidente dello Spezia (Resto Del Carlino)

Chisoli racconta del periodo passato da Italiano allo Spezia. Dalle difficoltà iniziali, fino al trionfo in Serie A

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fonte immagine: Twitter ufficiale Spezia Calcio
Vincenzo Italiano allo Spezia (© Twitter ufficiale Spezia Calcio)

Italiano vive per il calcio e ha sempre mostrato una grande talento e forza. Questa dedizione non è nuova: già nel 2019, quando arrivò allo Spezia, dopo aver guidato il Trapani alla promozione in Serie B, dimostrava le stesse qualità.

L’avventura di Italiano con lo Spezia fu particolarmente impegnativa. Stefano Chisoli, presidente dello Spezia dal 2017 al 2021, milanese doc ma bolognese d’adozione da trent’anni, ricorda bene quei giorni. Lo Spezia, sotto la sua guida, non solo raggiunse la promozione in Serie A, ma riuscì anche a mantenere la categoria, un vero capolavoro per una squadra alla sua prima esperienza in A.

Durante il suo mandato, Chisoli, ha saputo riconoscere e valorizzare il talento dell’allenatore «Italiano è giovane, motivato, vive per il calcio e ha grande voglia di crescere».

Oggi, Stefano Chisoli racconta gli anni allo Spezia con Italiano nell’intervista al Resto del Carlino.

Ottobre 2019 è una di quelle date da non dimenticare per i tifosi dello Spezia.

Durante la sera si tenne una cena che cambiò il destino della squadra. Un incontro in gran segreto tra i dirigenti, Vincenzo Italiano e i calciatori.

Lo Spezia si trovava in una situazione critica: dopo solo sette giornate in Serie B, già si trovava davanti a cinque sconfitte. Qualcosa doveva cambiare.

Non si trattò di una semplice cena, ma di un momento di riunione e riflessione. Tutti si motivarono e vicenda, incoraggiando l’allenatore, Italiano. E proprio dopo quel momento, lo Spezia iniziò a risalire in classifica e il valore di Italiano venne ufficialmente consacrato. «Il club diede un segnale forte di fiducia all’allenatore. Da lì cominciò la nostra cavalcata verso la Serie A» ricorda Chisoli.

Dopo aver portato la squadra in Serie A e aver consolidato poi le prestazioni della Fiorentina, arriva ufficialmente al Bologna. La sua nomea è quella di dare un valore aggiunto alle squadre che allena: «Guardate la Fiorentina: prima del suo arrivo si era salvata alle ultime giornate, con lui è andata per tre anni in Europa» sottolinea Chisoli.

La sfida che si presenta ora ad Italiano è ambiziosa, considerando che oltre la Serie A c’è anche la prestigiosa Champions da affrontare.

Ma il tecnico troverà ad accoglierlo una società solida, con una dirigenza di alto livello. Saputo garantisce stabilità economica, mentre Sartori offre una visione strategica chiara. «Con Vincenzo si lavora benissimo: conosce i calciatori, ma non li impone al club. È uno che si confronta, che ha le sue idee ma che ascolta i dirigenti», spiega Chisoli, sottolineando la capacità di Italiano di creare un ambiente collaborativo.

Chisoli esalta anche la professionalità e la meticolosità di Sartori, capace di fornire opzioni dettagliate e ragionate per il mercato.

La vecchia richiesta di prestito al Bologna per Barrow nasconde un aneddoto interessante in merito alle capacità di Sartori: «Ci disse che la cosa non si poteva fare, perché Gasperini voleva tenerlo. Poi ci fece una lista di cinquanta calciatori in orbita Atalanta, con vita morte e miracoli di ognuno».

Chisoli riflette sulla capacità dello Spezia di forgiare allenatori di successo. Non bisogna dimenticare figure come Palladino e Gilardino che hanno iniziato la loro carriera da allenatori in questo club. Per non parlare poi proprio di Thiago Motta che dallo Spezia è passato. «Le fortune degli allenatori le fanno anche i dirigenti che li scelgono», conclude Chisoli, riconoscendo il ruolo cruciale di figure come Angelozzi e Meluso nel successo degli allenatori passati dallo Spezia.

Quella di Vincenzo Italiano è una storia di professionalità e talento e con una società solida alle spalle e un ambiente collaborativo, le prospettive per il Bologna sono ora più luminose che mai.

Fonte: Resto del Carlino, Massimo Vitali

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