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Christmas Tale – Sogno di Natale

Sogno di Natale – Una racconto natalizio della rubrica “Christmas Tale”

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C’erano le renne, c’era Babbo Natale, c’erano sciarpe rossoblu che piovevano dal cielo, c’era Guidolin simpatico, c’era i Civ che dava 10 a tutti, anche ad Abero. C’era un pacco di miliardi da spendere, c’erano uno stadio nuovo e tante coppe, c’erano giocatori clamorosi, giovani promesse e grandi campioni. C’erano cronisti delle televisioni che ci ammiravano e che non si sognavano di dire nulla contro di noi a priori, così, come se fossimo una banda di disperati. C’erano partite vinte senza subire gol, c’erano solo tifosi equilibrati che alla prima sconfitta, al primo gol sbagliato, alla prima prestazione sottotono, anche se contro il Borgo San Salluzzo Martire, non facevano partire una contestazione come se regolarmente si perdesse sedici a zero contro Asd Mutilati di Guerra.

C’erano cose così. Poi è suonata la sveglia.

Mio padre è entrato in camera.

«È Natale, alzati.»

Butta per terra una copia del Carlino

«GUARALDI È IL NUOVO PRESIDENTE, MAGLIONE DIRETTORE GENERALE, SALVATORI DS, MOGGI CONSULENTE SPECIALE, SQUADRA AFFIDATA A PAPADOPULO»

Titolone a settecentoventi colonne. Ma che cazz…

«Papà!!!! Ma che cos’è questo giornale?»

«È il Carlino, cos’è? TuttoSport?!»

Sgrano gli occhi, eppure ieri sera ho preso un brodino, mica bagnacauda coi crauti. Vivo un incubo? Cosa diamine sta succedendo.

«Papà! Che giorno è oggi?»

«È Natale!»

«Sì, ma dimmi bene che giorno è!»

«Soccia, ma comprati ben un calendario! È il 25 dicembre del 2020, c’è la pandemia, c’è la zona rossa, tua madre ha fatto i soliti tortellini, il lesso e la salsa verde e poi c’è un panettone, senza canditi, che a te fan cagare. Ma stai bene?»

Guaraldi Presidente.

Maglione Direttore Generale.

Salvatori Direttore Sportivo.

Moggi Consulente Speciale. M-O-G-G-I.

Papadopulo in panca.

Cosa sono allucinazioni da Covid-666?

Questa volta non resisto, me lo sento, quasi quasi cerco un notaio aperto e vado a fare testamento.

Io ricordavo ben altro, certo, non è che pasteggiassimo a caviale, ostriche e champagne bevuto nella coppa con le grandi orecchie, ma nemmeno cenone di Natale da Gigi il Troione.

Mi faccio una doccia, sì, una bella doccia calda sicuramente manderà via questo incubo, dopo starò meglio, andrà tutto bene, tornerà Saputo, tornerà Mihajlovic, torneranno i giocatori promettenti, tornerà il bel zùg.

Mi butto sotto l’acqua rovente, i vapori sono balsamici; sì, andrà meglio.

Esco dal box doccia, si dirada il vapore e allo specchio non vedo il mio viso, ma Lanna travestito da salama da sugo che mi fa l’occhiolino. Qua non va bene un bel tubo.

Mi asciugo i capelli, mi improfumo e decido anche di vestirmi bene, magari tutto questo è colpa del look trasandato che ho quando sono in ferie; bisogna sempre essere belli, dicono quelli bravi, quelli che ci tengono.

Arrivo a tavola. Scodella piena di brodo fumante, ma quei tortellini lì mi sembrano tanto strani, sembrano dei cappelletti. Ho un conato di vomito, mio padre ha la maglia della Fiorentina e mia madre quella del Cesena. Adesso collasso.

Mi appare davanti Coelho che palleggia, ma sul pallone c’è la faccia di Belfodil. Cado a terra.

Che Natale di guano.

«Sono le 8.00, svegliati che dobbiamo andare a messa!!!»

Che ansia, ma qui ci si sveglia sempre?

Ah, ma forse era solo in incubo?

«Papà, ci sono pacchi di miliardi, giocatori clamorosi? C’è lo stadio nuovo? Oppure c’è Guaraldi Presidente? Moggi Consulente?»

«Ma sei scemo? Cos’hai bevuto ieri sera? C’è Saputo, non ci sono miliardi, ma va tutto bene e l’altro giorno abbiamo anche fatto un punto con l’Atalanta in rimonta.»

Meno male va là, buon Natale, amici miei.

 

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