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Bologna

Ci manchi Maurizio – 03 Apr

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Scompariva 4 anni fa il grandissimo Maurizio Mosca. Personaggio divertente ed appassionato che ha legato il suo nome a svariate trasmissioni televisive legate al calcio. Ci mancano persone come lui, che riescono a dire la propria idea senza però aggredire chi non la pensa così, e sempre in grado di sdrammatizzare ogni situazione. Era una persona vera e per questo ci manca. Vogliamo ricordarlo attraverso alcune sue massime (tratte da Wikiquote) ed un piccolo brano, stralciato da un post relativo al “Punto sulla Nazionale” scritto durante la Confederations Cup 2013.

  • Aaaah! Come gioca Del Piero!
  • Boškov è sul filo del trapezio.
  • È una vecchia storia quella che gli arbitri si trovano il puttanone in camera la sera prima della partita questo non vuol dire corromperli anzi è un modo di distendersi […] è un sedativo naturale, anzi se è un sedativo non lo sò perché stà a vedere cosa fanno magari c’è chi si mette sopra chi si mette sotto magari col fischietto […] gli arbitri hanno un sesso tutto loro fatto di sibili.
  • Ma chi è che non è andato a puttane nella sua vita?!?
  • Quella lì c’è un mignottone mica male.
  • Se tutti stessero al gioco simpaticamente, sdrammatizzamente come Tacconi, il calcio sarebbe perfetto.

La Redazione

 

CI MANCHI, MAURIZIO

Quante palle sparava, Maurizio Mosca. Un giornalista che ti faceva venire il dubbio che fosse davvero un giornalista, la spalla comica di Biscardi, quello del pendolino spesso agitato a vanvera in mezzo a culi e tette di trasmissioni ben poco professionali, quello che prevedeva sempre match che si sarebbero conclusi 4 a 3 con qualche tripletta di un campione e trasferimenti assurdi anche all’epoca delle vacche grasse del calciomercato italiano. Eppure gli si voleva tutti bene, a Maurizio Mosca: perché mentre fingeva di leggere il futuro nel pendolino lui ti raccontava il calcio come lo sognava lui, il calcio dove i grandi campioni fanno grandi partite e ti fanno appassionare. Perché Mosca amava il calcio, tutto il calcio, e tutto il calcio in fondo amava lui, nonostante i suoi limiti tecnici. Perché Maurizio era una persona buona, una cosa rinomata, uno che aveva accudito la madre malata e che era sempre un pò polemico ma mai cattivo con nessuno.
Uno che, pur essendo “uno della TV”, se lo incontravi per strada potevi benissimo avvicinarlo, parlarci. Perché Maurizio Mosca era uno di noi.
E chissà cosa direbbe adesso, della Nazionale: che usciremo al primo turno, o forse vinceremo il prossimo Mondiale. Forse direbbe tutte e due le cose, e all’avverarsi di una direbbe “lo avevo predetto”. E chiederebbe a gran voce il ritorno in azzurro di Totti, e Del Piero (“aaah, come gioca Del Piero!”) perché lui amava quel calcio lì, quello dei piedi buoni.
Sarebbe bello che fosse ancora qui con noi, per un calcio in TV narrato sicuramente in modo piu’ leggero e divertente di tanti “professionisti”.

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