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Fenucci blinda Italiano: «Resterà con noi, a prescindere dai risultati»

Fenucci conferma Italiano: rinnovo già in corso. Ma cosa preferisce l’AD rossoblù tra vincere la Coppa Italia e un posto in Champions?

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Claudio Fenucci (© Damiano Fiorentini)
Claudio Fenucci (© Damiano Fiorentini)

Nel calcio, raramente si parla di futuro quando questo è ancora tutto da scrivere. Eppure, a Bologna lo fanno. Non per leggerezza, ma per convinzione. Perché se c’è una certezza tra le mille incognite di maggio, è che Vincenzo Italiano continuerà a guidare i rossoblù anche l’anno prossimo. Lo ha detto chiaramente l’AD rossoblù, Claudio Fenucci, ospite ai microfoni di Radio Anch’io Sport.
Nessun condizionale: «Con Italiano abbiamo già iniziato a parlare del rinnovo. E non sarà il risultato finale della stagione a cambiare le cose».

Un progetto che va oltre i risultati

Parole importanti in un momento in cui il Bologna si gioca molto – una storica finale di Coppa Italia all’Olimpico contro il Milan e un possibile piazzamento europeo in campionato – la dirigenza sceglie la stabilità. Sceglie Italiano.

È una scelta che nasce dal lavoro. Quando il tecnico ha preso in mano la squadra, l’eredità era importante: un gruppo che aveva fatto innamorare la città, che aveva alzato l’asticella con prestazioni di livello. Eppure, Italiano ha saputo entrare subito in sintonia con lo spogliatoio, mantenendo viva la fame e accendendo nuove scintille. «Ha lavorato nella testa dei giocatori – racconta Fenucci – e i risultati si sono visti, se non addirittura migliorati rispetto all’anno scorso».

Fenucci: questione mercato e non solo…

Sul futuro dei giocatori, invece, bocche cucite. Il mercato, si sa, è un argomento complicato, soprattutto a stagione in corso. «Parlare ora di chi parte o di chi resta non ha senso», taglia corto l’ad. «È il campo che deve parlare. Di certo, nessuno è incedibile, ma i discorsi seri si fanno solo nei momenti giusti».

Nemmeno quando si cita Thiago Motta, Fenucci arriva a sbilanciarsi. Solo rispetto. «Motta è un ottimo allenatore. A Bologna ha lasciato un segno, sia per il gioco che per i risultati. Non entro nelle scelte di altri club, ma non posso che parlarne bene».

E infine, la domanda che divide: meglio alzare la Coppa Italia o conquistare un posto in Champions League? Fenucci sorride, poi risponde come farebbe un tifoso qualsiasi: «Giocare la finale all’Olimpico è un’emozione unica. Per noi ha un valore speciale, lì è stato vinto l’ultimo scudetto. Se proprio dobbiamo scegliere… beh, sollevare la Coppa sarebbe un sogno. Ma ne parleremo a tempo debito».

Fonte: Il Resto del Carlino

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