Bologna FC
Come è cambiato il Venezia di Di Francesco? Focus tattico sui Lagunari
I Lagunari si presentano alla sfida contro i rossoblù con uno schieramento tattico molto simile a quello del girone di andata. Tuttavia, la squadra veneta ha cambiato atteggiamento diventando ancora più remissiva

Domani alle ore 15, il Bologna sarà ospite allo Stadio Pier Luigi Penzo di Venezia per la sfida contro la formazione di casa allenata da Eusebio Di Francesco. I ragazzi di Vincenzo Italiano sono in piena lotta per un posto in Champions League. E la qualificazione passa da gare apparentemente come quella di domani.
Infatti, i padroni di casa hanno conquistato 4 pareggi consecutivi. Una sorprendente serie positivi che hanno in comune la capacità della formazione di Eusebio Di Francesco di tenere la propria porta inviolata o quasi. Ma, allo stesso tempo, la squadra veneta ha incontrato grosse difficoltà nell’andare in gol. Una difficoltà che sta costando tanti punti alla formazione della Laguna.
Modulo e atteggiamento del Venezia di Di Francesco
Il tecnico abruzzese ha optato durante tutta la stagione per un modulo basato sulla difesa a tre. La sua squadra è stata schierata alternativamente con il 3-5-2 e il 3-4-2-1 (con un centrocampista e una mezza punta dietro il centravanti). In generale, il Venezia di Di Francesco ha sempre interpretato il modulo in due maniere differenti. Contro le squadre più offensive, ha cercato di contenere l’avversario. Mentre, con squadre di pari livello ha cercato di condurre il gioco.
Dall’inizio del 2025, invece Di Francesco ha abbandonato il 3-4-2-1. E ha cominciato a schierare la sua squadra costantemente con un 3-5-2 o 3-5-1-1. L’atteggiamento però è molto più prudente contro ogni tipo di avversario. La squadra si schiera praticamente con 5-4-1 o un ancora più remissivo 6-3-1.
Contenimento e ripartenza
Con questa idea tattica il Venezia e Di Francesco hanno limitato i gol subiti. La squadra veneta attende, contiene, togliendo la profondità e costringendo l’avversario ad attaccare sulle fasce, ugualmente intasate. La squadra attende bassa e cerca di ripartire sfruttando gli spazi lasciati dall’avversario. Tuttavia, la mancanza di qualità nelle ripartenze, soprattutto negli ultimi due mesi, ha creato grandi problemi ad arrivare al gol per il Venezia.
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