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Come gioca il Lecce di Luca Gotti?

L’analisi della formazione giallorossa allenata dall’ex assistente tecnico di Donadoni a Bologna

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I giocatori del Lecce durante Lecce-Hellas Verona
I giocatori giallorossi in occasione della gara contro il Verona (© US Lecce/Anza e Marco Lezzi)

Domani la giornata di Serie A si aprirà al Dall’Ara: alle 15, il Bologna ospiterà il Lecce. Sarà l’occasione per i rossoblù di darsi una certa continuità nei risultati cercando di replicare l’ottima prestazione di Cagliari.

Di fronte però ci sarà un’avversaria diversa dal Cagliari. Il Lecce di Luca Gotti è una squadra decisamente meno aggressiva e propositiva rispetto ai sardi. Sarà quindi una gara molto diversa per il Bologna, più simile a quella con il Genoa. Anche da un punto di vista dello schieramento, i salentini sono al pari dei liguri.

Lecce, 4-3-3, 4-2-3-1 e 4-4-2: tanti moduli

Mister Gotti è subentrato a Roberto D’Aversa a stagione in corso nella passata annata. Il tecnico ex Udinese è ripartito dalla difesa a quattro, già impostata dal suo predecessore. Rispetto al 4-3-3 utilizzato da mister D’Aversa, Gotti ha optato per un 4-4-2 più accorto (in avvio di questa stagione ha provato anche il 4-2-3-1). Con un centrocampista e un esterno che, in fase di non possesso, si allargano sulle fasce per offrire più copertura. Un modo per Gotti di trovare un compromesso tra il suo pensiero che si basa sul 3-5-2 e le caratteristiche dei difensori del Lecce adatti a difendere con una linea a quattro.

Una squadra reattiva

Il Lecce gioca in maniera reattiva e poco propositiva. Attende l’avversario, difende, recupera e riparte. I contropiedi dei giallorossi trovano sfogo principalmente sulle fasce, in particolare a sinistra. Su quella fascia Gotti sfrutta le abilità di Gallo nel ruolo di terzino; mentre ha scelto di avanzare l’astro nascente Dorgu per sfruttarne la tecnica, la rapidità e la velocità.

I problemi del Lecce di Gotti

Tuttavia, in questi primi mesi di stagione il Lecce di Gotti ha dimostrato diverse difficoltà nell’applicazione di questi princìpi tattici. Il problema numero uno della versione 2024/25 del Lecce è che non sembra avere la stessa solidità difensiva delle scorse stagioni. Gaspar ha mezzi fisici e atletici importanti, ma anche grandi amnesie di lettura tattica della situazione e di concentrazione. Inoltre, in avanti, le difficoltà dell’attacco giallorosso a trasformare le ripartenze in gol, limita in maniera importante la possibilità del Lecce di fare risultati e punti.

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