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Come gioca il Sassuolo di Alessio Dionisi? Stessa organizzazione, meno qualità

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La decima giornata del campionato di Serie A metterà di fronte nel primo pomeriggio di oggi il Bologna di Thiago Motta e il Sassuolo di Alessio Dionisi. La formazione rossoblù arriva alla sfida da 9 risultati utili consecutivi e una convincente vittoria casalinga contro il Frosinone. Il Sassuolo sta vivendo questo avvio di annata su ripidissime montagne russe. La squadra di Dionisi è stata in grado di perdere 4-2 una gara col Frosinone, facendosi rimontare dallo 0-2 e poi vincere due gare consecutive contro Juventus e Inter, per poi tornare a raccogliere perlopiù risultati negativi.

Il modulo del Sassuolo di Dionisi

In questa prima fase della stagione, il tecnico toscano dei neroverdi ha confermato il modulo della passata stagione. Dopo essere passato dal 4-2-3-1 della prima stagione sulla panchina del Sassuolo al 4-3-3 della scorsa, quest’anno Dionisi sceglie la continuità. Nonostante, in estate il Sassuolo abbia cambiato tanto in termini di uomini soprattutto a centrocampo. Salutati Lopez e Frattesi, i neroverdi si sono affidati a Boloca, nuovo arrivato, e hanno dato maggiore fiducia al brasiliano Matheus Henrique (al momento infortunato).

Fase difensiva da rivedere

Se il modulo e l’organizzazione tattica della squadra di Dionisi è rimasta simile al passato, la qualità complessiva degli interpreti del reparto difensivo si è abbassata. Un problema per il Sassuolo che, nelle giornate in cui l’attacco non performa al massimo delle sue potenzialità, non riesce a portare a casa punti a causa dei marchiani errori difensivi dei singoli. Questo ha fatto perdere diversi punti al Sassuolo in questo avvio di campionato. Ma sarà anche un’occasione per il Bologna per sfruttare al massimo tutto il suo arsenale offensivo.

L’attacco e Mimmo Berardi

C’è un attacco del Sassuolo con Domenico Berardi e uno senza Domenico Berardi. Questo è lassunto base quando si parla della fase offensiva della formazione emiliana. La squadra, in avanti in attesa che Laurienté ritrovi la vena dello scorso anno, dipende sempre dalla giornata del talento di Cariati. Sue sono le invenzioni in termini di gol e assist che hanno messo in luce le difficoltà di Juventus e Inter, sua la maggiore produzione offensiva. Il suo mancino e la sua fantasia sono l’interruttore della luce della manovra neroverde. Da questo punto vista, è un bene per le avversarie del Sassuolo che il francese, alter ego sulla fascia opposta, sia ancora lontano parente di quello dell’anno scorso. Al centro Pinamonti è un cliente scomodo, soprattutto in stagioni come queste dove la sua vena realizzativa sembra pulsare con buon ritmo. Tuttavia, la perdita di Frattesi ha tolto alla squadra di Dionisi una certa imprevedibilità. Chi sostituisce il centrocampista della Nazionale non sembra allo in grado di andare a riempire l’area di rigore in maniera efficace. Questo ha comportato certamente una difficoltà nel trasformare in gol tutto il gioco prodotto.

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