Bologna FC
Come gioca la Juventus di Thiago Motta?
Il focus sul modo di giocare della formazione bianconera ora allenata dall’ex tecnico rossoblù
Dopo un piccolo conto alla rovescia, Thiago Motta torna a incrociare il Bologna da allenatore della Juventus. Questa sera alle 18, la squadra di Vincenzo Italiano sarà di scena all’Allianz Stadium.
Una gara importante e particolare per le due squadre. Per i rossoblù perché devono confermare quanto di buono hanno fatto nelle ultime settimane. Per i bianconeri invece è importante per ritrovare i tre punti dopo il deludente pareggio di Lecce. Insomma, si tratta della sfida tra due squadre che non hanno intenzione di lasciare punti sul tavolo della contesa. E sarà una sfida di difficile lettura perché sia la Juventus di Thiago Motta, che il Bologna di Vincenzo Italiano sono squadre che amano il dominio della gara.
Modulo e atteggiamento
In tanti immagineranno come la Juventus finora abbia affrontato il proprio campionato. La squadra bianconera sta giocando con un 4-2-3-1, che in alcune fase di gioco muta nel 4-1-4-1 già visto in rossoblù sempre con Motta. La squadra bianconera ama gestire il possesso del pallone e i ritmi del gioco. Il mantenimento del pallone da parte della Juventus ha due principali obiettivi: il primo è quello di difendersi, non è un caso quindi che la Juve sia la miglior difesa del torneo numeri alla mano; il secondo è quello di attirare la pressione avversaria per colpire in contropiede una volta saltata la prima linea di pressione.
Se il primo obiettivo è stato finora pienamente raggiunto, il secondo un po’ meno. Talvolta la Juventus si trova a venire “attesa” e perciò non trovare spazio. In altre occasioni, invece, il suo possesso è talmente lungo ed estenuante da “addormentare” anche i giocatori bianconeri stessi. E il ritmo non si alza mai, pregiudicando ogni tentativo di verticalizzazione.
Juventus e Bologna, due modi di giocare diversi ma simili
I difetti con cui la Juventus si sta scontrando la stanno rendendo molto più simile al Bologna di quanto si possa credere. La formazione bianconera spesso si ritrova spinta dalla densità centrale della fase difensiva avversaria a giocare sugli esterni. Un allargamento che spesso però non trova sbocchi per via della continua ricerca dell’uno contro uno.
Pur avendo la Juve giocatori molto abili nel duello individuale questo sviluppo diventa molto prevedibile. E con semplici raddoppi sulle fasce, la Juventus può essere limitata dal Bologna. I rossoblù hanno ritmo e organizzazione della pressione. Due elementi che, contro il Parma in particolare, la Juventus ha dimostrato di soffrire, venendo più volte messa in difficoltà dalle ripartenze veloci dei crociati. Una tattica di gara che Italiano e i suoi potrebbero mettere in pratica grazie alle caratteristiche degli uomini offensivi.
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