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Come gioca la Fiorentina di Palladino?

Focus tattico sulla Fiorentina di Raffaele Palladino, che ha ereditato la squadra dal tecnico del Bologna Vincenzo Italiano.

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Raffaele Palladino (© ACF Fiorentina)

Dopo tre anni sotto la guida di Vincenzo Italiano, la Fiorentina ha cambiato in estate e ha punto su Raffaele Palladino. Un cambio, all’apparenza, radicale. Invece, col passare dei mesi, il tecnico di Mugnano di Napoli ha rivisto la sua posizione con umiltà e ha corretto la sua squadra.

I Viola arrivano al Dall’Ara dopo l’ottava vittoria consecutiva in campionato e dal larghissimo successo in Conference League contro il LASK. Una vittoria che ha messo in mostro il grande potenziale offensivo della squadra di Palladino.

Modulo ed evoluzione

Raffaele Palladino è uno dei più recenti “esponenti” della scuola di Gasperini. Il tecnico campano è stato allenato da Gasp ai tempi del Genoa. Il suo avvio di carriera si è ispirato al tecnico dell’Atalanta impostando le sue squadre col 3-4-2-1. Un atteggiamento molto aggressivo che punta alla classica marcatura uomo su uomo a tutto campo.

Nelle prime uscite sia nei preliminari di Conference, che in campionato, la Fiorentina ha faticato con questo tipo di atteggiamento. Problemi che hanno portato Palladino a rivedere le proprie convinzioni e virare sul 4-2-3-1.

La Fiorentina di Palladino sulle ali ed in profondità

Con il 4-2-3-1, la Fiorentina di Palladino ha trovato la propria dimensione. La squadra viola attacca sulle ali, cercando l’uno contro uno o le sovrapposizioni dei due terzini che crossano. La squadra ama tenere il pallino del gioco, attirando il pressing e cercando di colpire in profondità, dove Moise Kean è diventato un attaccante praticamente infallibile.

Quando invece le squadre attendono la Fiorentina bassa, Palladino chiede ai suoi giocatori di attaccare l’area. Una richiesta che sembra funzionare sia con i centrocampisti che con gli esterni. A testimonianza dell’efficacia di questo gioco, c’è il gol col Cagliari della scorsa settimana. Adli attacca l’area, cerca il tiro, il trequartista Beltran controlla e appoggia per l’altro centrocampista Cataldi che piazza il pallone all’angolino alto.

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