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Bologna FC

Con Italiano e liberi di esultare

Le dure parole di Daniele Pradè nei confronti dell’attuale tecnico rossoblù ed ex allenatore dei Viola lasciano l’amaro in bocca perché spostano l’attenzione da una bellissima partita di calcio a questioni che con lo sport non c’entrano assolutamente nulla

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Vincenzo Italiano durante Bologna Fiorentina
Vincenzo Italiano durante Bologna-Fiorentina (© Bologna FC 1909)

Che cosa è il rispetto? «Sentimento e atteggiamento di riguardo, di stima e di deferenza, devota e spesso affettuosa, verso una persona». In questo caso non si tratta di una persona, ma di una società, la Fiorentina che Vincenzo Italiano allenato, portato quasi alla vittoria e rispettato per tre splendidi anni assieme.

Poi, come in ogni avventura professionale, c’è l’addio, il distacco. A Vincenzo Italiano, alla Fiorentina, tutti hanno riservato un omaggio particolare. E lui stesso ha salutato tutti con bellissime parole, nonché con una vittoria seppur inutile e amara contro l’Atalanta. Nessun rancore, solo un onesto e reciproco sentimento di riconoscenza e affetto. Lo stesso che Vincenzo Italiano vorrebbe lasciare a Bologna, squadra di cui oggi è “vincente” allenatore e con la quale oggi ha ottenuto un grandissimo risultato.

Esultare è una forma di rispetto verso tutti

L’esultanza accesa di Vincenzo Italiano, oggi, al triplice fischio di Bologna-Fiorentina è una forma di rispetto verso tutti gli attori in campo. Sé stesso, il Bologna e i suoi tifosi, la Fiorentina e tutto il suo ambiente. E poco ha a che fare con l’astio col quale il diesse della Fiorentina Daniele Pradè e il difensore Luca Ranieri si sono presentati ai microfoni al termine della gara. Forse, in casa viola, c’era nervosismo per la situazione difficile in società (per cui tutti, nessuno escluso nel mondo del calcio, hanno mostrato sincera solidarietà e vicinanza). Forse c’era nervosismo per un risultato, la sconfitta, a cui nessuno a Firenze era più abituato.

Sta di fatto che Vincenzo Italiano con quell’esultanza non ha leso la sensibilità di nessuno. Ha sfogato la propria gioia per una vittoria sofferta, arrivata alla fine di una settimana pesante. Con quell’esultanza piena di rabbia e gioia ha scaricato la tensione di mesi in cui è stato fin troppo criticato e invece i risultati gli stanno dando ragione. In quella corsa verso Tommaso Fini e quell’urlo gioia c’è l’importanza dei tre punti di oggi per il Bologna e per i suoi tifosi. In quell’urlo c’è la liberazione per aver vinto con grande sofferenza una partita giocata contro una squadra FORTE! Una forma di rispetto che evidentemente Pradè non ha compreso o non ha voluto comprendere perso com’era a lamentarsi dell’arbitraggio.

Italiano è libero di esultare

Detto questo, ex o non ex squadra, Vincenzo Italiano oggi è libero di esultare come e quando vuole. Il campo è campo. Chiarito che non c’è stata alcuna mancanza di rispetto verso la Fiorentina, ancor meno c’è stata nei confronti dei suoi ex giocatori. Spesso e volentieri Italiano, una volta finita la partita, scappa negli spogliatoi. Per i saluti c’è tempo, dopo la gara, a bocce ferme e dopo aver scaricato l’adrenalina della partita.

Italiano è libero di esultare. Ha davvero poco senso mettere in mezzo questioni che, col calcio, c’entrano poco. Il tecnico rossoblù ha espresso solidarietà e vicinanza nei confronti di Raffaele Palladino. E questo basta, il resto non c’entra nulla col calcio. È quello che sembra: nervosismo e acredine, insensata.

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