Bologna FC
Conferenza stampa pre Benevento-Bologna. Mihajlovic: “Domani tutto dipende da noi. Auguri BFC? Spero di arrivarci io a 111 anni”
Questo pomeriggio, dalla sala conferenze di Casteldebole, l’allenatore del Bologna Sinisa Mihajlovic ha presentato la trasferta di domani contro il Benevento, match in programma alle 15:00 e valido per l’ottava giornata di Serie A. Di seguito le parole del tecnico serbo:
A te piacciono le imprese difficili, ma come vede il mercato fatto?
“Io da allenatore del Bologna dico che non importa se uno vede il bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto ma bisogna vedere il contenuto di questo bicchiere, è questo quello che conta”.
Con i due infortuni (Poli e Dijks) la squadra diventa sempre più giovane, domani cosa chieda a questi ragazzi?
“Io chiedo sempre alla mia squadra di giocare con coraggio e per vincere. Loro sanno che se fanno bene le cose e sono concentrati, abbiamo dimostrato in questo anno e mezzo di poter battere squadre più attrezzate di noi. Domani sarà una partita alla nostra portata. Noi dobbiamo essere concentrati sulla nostra prestazione e non sul risultato, tutto dipende da noi. Il Benevento è una buona squadra che gioca per vincere, con buoni giocatori”.
Quand’è che ha capito che Hickey è un giocatore pronto?
“Appena l’ho visto in cassette. Sembra uno che sta qui da 6 mesi e non che è appena arrivato. Ci vuole coraggio per farlo giocare ma, come ho già detto, io non guardo mai l’età. È importante dargli fiducia”.
Svanberg e Schouten vicini?
“Non so”.
Orsolini convocato in Nazionale, può questa settimana azzurra fargli ritrovare quelle cose che ha perso negli ultimi tempi, come il coraggio?
“Orsolini ha coraggio, vedi il gol dello scorso anno contro la Fiorentina. Lui non sta bene fisicamente ma si sta allenando bene. Spero che in Nazionale non perda la condizione che sta acquisendo. Quando riprenderà la sua condizione avrà la possibilità di giocare”.
Il suo rapporto con Inzaghi?
“Siamo amici, è un bravo ragazzo e un bravo allenatore. Son contento per quello che ha fatto dopo l’esonero a Bologna. Rispetto all’anno scorso è migliorato come mentalità e nel suo modo di vedere il calcio”.
Si aspetta qualche novità sul mercato?
“Dal mercato non mi aspetto nulla. Abbiamo 14 giocatori convocati in Nazionale, ditemi l’ultima volta che è accaduto? Perciò stiamo bene così”.
Medel difensore centrale?
“Medel può giocare a centrocampo o in difesa. Non è un ruolo inedito per lui, vediamo se giocherà e dove giocherà”.
Saputo vi ha dato qualche messaggio alla vigilia del campionato?
“Con il presidente e la società siamo in piena sintonia. Non c’è nulla di nuovo, tutto sotto controllo”.
In questo calcio non state chiedendo, forse, troppo ai portieri con i piedi?
“Dipende dal portiere, c’è chi ha piedi migliori e chi peggiori, ma non significa che non possono migliorare. Poi dipende dall’idea di gioco di una squadra. Skorupski è la prima volta che sta cercando di giocare con i piedi, nelle vecchie squadre era abituato a lanciare subito lungo. Gioca così perché sono io a chiederglielo. Poi bisogna riconoscere la situazione e trovare la giusta soluzione”.
Chi calcia le punizioni quest’anno?
“Non si impara a calciare le punizioni, uno deve avere soprattutto il piede che madre natura gli dà. Poi si può migliorare ed è quello che stiamo facendo. Poi arrivare a tirare le punizioni come Mihajlovic o altri giocatori diventa difficile”.
Con il mancato acquisto dell’attaccante, si tornerà a lavorare su Barrow prima punta o qualche minuto in più per Santander?
“Santander si è sempre allenato e comportato bene. Barrow potrebbe essere una soluzione ma adesso la punta è Palacio”.
È contento della fine del calciomercato?
“A me non importa nulla. Io sono tranquillo e sereno, come i miei giocatori”.
Ha fatto gli auguri a Ibrahimovic?
“Glieli ho fatti giovedì, oggi li trasmetteranno”.
Qual è la cosa che le è piaciuta di più contro il Parma e quale quella meno?
“Mi è piaciuto molto il recupero palla e la qualità del gioco. Abbiamo giocato a calcio, è raro vedere oggi in Italia una squadra che gioca a calcio. Noi puntiamo molto sui giovani e possono fare il salto di qualità solo se gli dai fiducia, poi possono esserci degli alti e bassi”.
Oggi è il compleanno del Bologna, un pensiero?
“Il Bologna più o meno ha la mi età (ride, ndr). Speriamo di arrivarci a 111 anni”.
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