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Coppa Italia – E’ un Bologna-Cesena senza storia: 2 a 0 per i rossoblù

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In una notte calda di metà agosto, si apre la stagione 2023/24 del Bologna Fc, con i 32esimi di Coppa Italia. Di fronte un’avversario di sempre, di cui negli ultimi anni si erano perse le tracce: il Cesena.

Stadio con oltre 14mila presenti (di cui 1200 circa banconeri), che per l’11 agosto è un buon biglietto da visita della voglia di calcio che c’è a Bologna, e una formazione tipo senza Schouten, Orsolini, Lucumi e Barrow, questi ultimi 3 solo per motivazioni fisiche.
Le assenze trovano i loro naturali sostituti, in campo, nella migliore gioventù rossoblù: Corazza e Pyyhtia sul manto erboso del Dall’Ara, Stivanello, Urbanski e, novità dell’ultima ora, Ravaglioli, il più giovane, in panchina.
Ed è il primo della giovane compagnia, Tommaso Corazza, a insaccare al 3 minuto, con un bel pallonetto da poco dentro all’area. Felicissimo corre sotto la sua curva, aspettando i compagni per un abbraccio di grandissima intensità.
La partita ha un solo piano tattico: folate rossoblù, con un Aebischer riportato all’antico in mezzo al campo e un’insolito Nikola Moro esterno alto a rifornire palloni per sua Maestà Marko Arnautovic. Non esattamente il suo ruolo.
E’ proprio Marko a rendersi ferocemente intraprendente, al decimo della ripresa. in un pressing a ridosso dell’area cesenate, dimostrando di essere in forma e averne voglia.
E’ un Bologna ordinato, preciso, ma poco incisivo dalla trequarti in su, nonostante l’applicazione dei due esterni altii adattati, Pyyhtia e Nikola Moro.
Al 15esimo proprio dai piedi di Moro un cross dalla sinistra dell’attacco rossoblù non trova per un niente la testa di Arnautovic.
Al 17esimo una ingenuità di Corazza (che accusa in minimo il peso di questo debutto, ndr) fa correre il rischio di un penalty contro la sua squadra, ma Manganiello sorvola e la palla viene rimessa dal fondo da Skorupski.
Ancora al 23esimo Corazza rinvia al centro per un attaccante cesenate, che si smarca ma tira il fuori, alla destra del nostro estremo difensore.
Ma è dal piede del giovane ex primavera che, un minuto dopo, nasce un altra azione pericolosa per i rossoblù: Tommaso palla a Marko che,  spalle alla porta, appoggia a Nikola in piena corsa che spara a fil di palo della porta difesa da Pisseri.
Al 28esimo Posh timbra il cartellino della sua presenza in campo  e dimostra che è tornato in piena salute: ruba tempo e pallone al suo opponente, con un gesto di grande pregio tecnico. 
Bologna padrone del campo, anche se il Cesena prova ad infastidire la retroguardia rossoblù, senza mai riuscirci.
La cronaca si ravviva (eufemismo!) al 37esimo quando Adamo interviene direttamente sulla caviglia di Moro, entrata che Manganiello punisce con il giallo.
Motta si mette le mani nei capelli per la brutta entrata, pensando che “già siamo contati, se mi massacrano i superstiti…”. Pensiero legittimo.
Al 40esimo Beukema regala un corner al Cesena e sempre Buekema, molto attivo insieme al compagno di reparto Bonifazi, recupera con grande eleganza su Shpendi, chiudendo sempre in corner.
 
Così finisce il primo tempo, senza ulteriori sussulti: troppo Bologna per il pur velleitario Cesena che, salvo poche individualità, è una squadra ancora che fatica a costruire gioco e occasioni.
Ma non è questo Cesena che può impensierire Thiago Motta, bensi le ombre grigie di un mercato complicato e ben lungi da un happy end.
 
La ripresa ricomincia da dove erano finiti i primi 45 minuti: stessi uomini in campo per i rossoblù, un paio di cambi per i cesenati, nella cervellotica ipotesi di recuperare lo svantaggio.
Il Bologna, fatica comunque a pungere, ma in questo frangente le attenuanti ci sono tutte.
Al 56esimo, dopo un’insistita azione, Arnautovic impegna a terra Pisseri, dando continuità alla sua prestazione “vogliosa” del primo tempo.
Al 60esimo inizia la girandola di cambi rossoblù: El Azzouzi entra la posto di Pyyhtia, il cui posto sulla fascia viene preso da Aebischer. Senza infamia e senza lode la prova del giovane finnico.
El Azzouzi dimostra la stessa fame di Arnautovic e inizia a sferragliare sui garretti avversari: grezzo ma determinato, con ampi margini di miglioramento.
Al 64esimo Francesconi, dopo un paio di fortuiti rimpalli, scaglia la sfera poco lontano dall’incrocio di Skorupski, ma senza creare troppi grattacapi all’estremo difensore rossoblù. 
Iniziano a scaldarsi, al 71esimo Lykogiannis, Zirkzee e Urbanski, che puntualmente entrano per Corazza, Nikola Moro, Arnautovic al 76esimo. 
Poi il cioccolatino da scartare che tutti aspettavano: al 79esimo un delizioso passaggio di Ferguson a Zirkzee che, con una suntuosa finta di corpo, si trova pressoché da solo davanti a Pisseri e tira, segnando con il supporto di una veniale deviazione di un difensore  bianconero. 2 a 0 e qualificazione in ghiaccio, qualora ci fossero stati dei dubbi.
Motta chiude la serata anzitempo di Posch, dando per 5 minuti spazio a Lollo De Silvestri, che raccoglie bordate di applausi dal parte del pubblico rossoblù.
All’89esimo bell’azione corale del Bologna, con Ferguson che impegna Pisseri in una difficile parata plastica: è un Bologna proprietario del terreno di gioco e trova interessanti trame di gioco, al di là del risultato e tenendo conto del modesto avversario. Fra due lunedì i conti da fare saranno ben altri e, nel frattempo, che con il mercato si completi la rosa.

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