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Corazza: “BFC365 è un progetto innovativo. In futuro lo faranno in tanti” – 3 gen

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Daniele Corazza, responsabile del settore giovanile rossoblù, si è concesso ai Nostri microfoni per un’intervista esclusiva nella quale ha snocciolato parecchi elementi interessanti: nella prima parte, che potete leggere qui, ha spiegato ai nostri Davide Centonze e Giacomo Guizzardi che cos’è BFC365, un progetto vastissimo e dall’importanza decisiva nella crescita del settore giovanile felsineo e di quello delle squadre dell’hinterland bolognese. Nella seconda parte, invece, si è maggiormente concentrato sulla Primavera rossoblù, sui problemi del calcio giovanile e sugli obiettivi delle squadre giovanili del Bologna FC (domani alle ore 11).

Che iniziativa è BFC365 e quanti altri club agiscono come il Bologna?

“Questo è un progetto teso alla valorizzazione delle società dilettantistiche del territorio sotto l’aspetto tecnico e di metodologia dell’allenamento, per cercare di alzare il livello del nostro settore giovanile e dei club che vorranno partecipare. In questo modo, quando dalla società dilettantistica preleveremo un giocatore, avremo ragazzi più pronti. Il nostro è anche un progetto innovativo, perché in Italia non ne esistono di questo genere, e sono sicuro – senza aver paura di passare per presuntuoso – che tra qualche anno lo faranno tanti altri club”.

Quante società aderiranno?

“Non sappiamo ancora quante società aderiranno al progetto. Ad oggi abbiamo contatti con tutte le società del territorio: noi ci accontenteremo di averne 20-30 che aderiranno attivamente e magari le altre entreranno in un secondo tempo, anche perché dobbiamo dimostrare che questo è un progetto che funziona e garantisce benefici e vantaggi a tutti”.

Quindi, ufficialmente, non è ancora iniziato?

“BFC365 parte all’inizio di quest’anno perché stiamo predisponendo una contrattualistica che non è semplice da preparare. Il contratto iniziale sarà di 3 anni, poi si tireranno bene le somme, ma tutto dipende dall’impegno nostro e da quello che ci vorranno dare i club”.

Come avviene il contatto tra il Bologna e le altre società?

“Noi abbiamo un responsabile di BFC365, che è un nostro allenatore. Tutte le società sono seguite attivamente da alcuni coordinatori, che sono sempre nostri allenatori e si interfacciano con un responsabile di ogni singolo club, il quale fa da tramite a tutti i mister delle società dilettantistiche. Organizzeremo corsi ai quali potranno partecipare i responsabili delle società e gli allenatori per migliorare la preparazione”.

BFC365 non è un’idea nuova per il Bologna, che cercò di avviarla già nel marzo del 2014. Noi di 1000Cuori ne parlammo già allora (Clicca qui per leggere l’articolo)…

“Noi presentammo un progetto molto simile nel 2014, ma non avevamo i mezzi per poterlo portare avanti; adesso siamo pronti anche come strutture, oltre che dal punto di vista organizzativo, per sviluppare quella che era la nostra idea originaria”.

Lei parla di strutture: quanto conta per un settore giovanile tutto quello che avete a disposizione qui a Casteldebole?

“Partire dalle strutture è quello che ha voluto fare il nostro Presidente ed è una cosa fondamentale per noi. Ci permette di lavorare meglio, più approfonditamente. Il 2017-18 è il primo anno che abbiamo a disposizione tutto questo, quindi i risultati si vedranno nel prossimo futuro. Ad oggi non ci pare vero, non eravamo abituati ad avere tutto questo…”.

C’è stata comunque una crescita, negli ultimi anni?

“Il livello del nostro settore giovanile, negli ultimi 5 anni, si è alzato moltissimo perché abbiamo iniziato un percorso che sta portando risultati discreti. Abbiamo talenti in tutte le categorie che nel prossimo futuro possono affacciarsi nell’ambito professionistico. Insomma, a breve ci saranno altri Okwonkwo!”.

BFC365 mira a migliorare il settore giovanile, e di conseguenza la prima squadra. Si prende un po’ ad esempio l’Atalanta, in questo senso?

“Ci sono due Atalanta: una di Mino Favini, che è stato il responsabile storico del loro settore giovanile e che ha fatto un certo tipo di percorso; poi c’è la nuova Atalanta, dove si fa un mercato a livello mondiale. Sono due filosofie diverse di settore giovanile: io sono per la prima, quella in cui si cerca il meglio dal territorio, condito da talenti presi da fuori. Non devono essere solo giocatori esteri con qualche talento locale: noi crediamo nel Made in Italy…”.

Questo concetto va incontro alla “difesa del territorio” e fa crescere il senso di appartenenza ai colori rossoblù, giusto?

“Noi siamo stati una delle prime società in Italia ad avere dato la possibilità a tutti i ragazzini di Bologna e provincia di indossare la maglia rossoblù indipendentemente dalle loro capacità calcistiche”.

Insomma, se il calcio italiano è da rifondare, BFC365 si mette in prima linea per far ripartire il sistema. Sicuramente bisognerà vedere se funziona e se porta a benefici importanti. Noi siamo sicuri che il progetto sia costruito molto bene e continueremo a supportarlo, perché per fare grande il Club c’è bisogno dei giovani, e per valorizzare i giovani c’è bisogno di BFC365!

 

Altri approfondimenti su BFC365:

1- Rifondare il calcio (anche) grazie a BFC365
2- BFC365: cerchiamo di approfondire il progetto

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