Bologna FC
CorrBo – A.A.A. Var cercasi – 4 Gen
Il Bologna ha un problema. Un problema lungo 11 metri. Infatti, è l’unica squadra ancorata a zero sotto la voce “rigori a favore”.
Certo, le proteste in occasione di possibili falli in area non sono mancate (vedi Maietta contro il Cagliari) ma a nulla sono valse affinché il Direttore abbia avuto il via libera dagli assistenti per ricontrollare, in prima persona, la fatal azione.
Vogliamo “aggravare” ancor di più la situazione? Nell’ultimo campionato e mezzo, la squadra di Donadoni è ultima in questa speciale classifica (due rigori, Destro contro il Napoli e Krejci col Pescara) a quattro lunghezze da Crotone e Genoa, penultime. A comandare, tornando nell’attuale torneo 2017/2018, ci sono Lazio, Udinese e Sassuolo.
Non è nemmeno lontanamente pensabile il fatto che il Bologna possa dare “fastidio” (come ha affermato la Lazio riguardo alla propria società) però se il VAR, fino ad adesso, non ha convinto pienamente proprio tutti, ai bolognesi (calciatori e non) ha fatto proprio storgere il naso.
Stesso gesto che viene fatto verso Mirante, il quale viene criticato dai supporter al minimo errore. La pazienza per l’attuale capitano, ormai, è praticamente finita ed ogni occasione pare buona per metterlo in difficoltà: “in tempi di VAR, avere un capitano più vicino al direttore di gara potrebbe aiutare a sottolineare la possibilità di rivedere qualche episodio” suggerisce un giornalista del Corriere di Bologna.
Sì, ma anche no. Il ruolo del capitano, come si può vedere tutte le domeniche in tutti i campi, è quasi fittizio ed è difficile credere che l’arbitro si avvicini al monitor per controllare una situazine di gioco solamente perché sollecitato dalla fascia al braccio. Chi deve sollecitare, prima di tutti, devono essere gli assistenti.
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