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CorrBo – Bologna: quanto spende Saputo per restare in A? – 30 Mag
Tutto si può dire, meno che Joey Saputo non abbia messo soldi nel Bologna. Ma come sono stati spesi? E con quali obiettivi?
Un’analisi di Kpmg-Football Benchmark ha messo in evidenza il monte ingaggi lordo delle tre retrocesse nei cinque campionati dal 2011 al 2016 ricavando un dato: sotto i 30 milioni di euro si rischia fortemente di retrocedere, da 30 in su le chance di salvezza aumentano.
Per contro, quest’anno e lo scorso anno (dati non ancora ufficiali), la media degli ingaggi delle prime tre “salve”, quindi 17esima, 16esima e 15esima in classifica si attesta circa a 36 milioni. E il dato è destinato a calare: le stime per la stagione appena finita indicano circa 24 milioni di media per la rosa dei calciatori.
In questo contesto, le risorse impiegate dal Bologna per raggiungere il risultato minimo della salvezza appaiono sproporzionate. Nel 2016/2017 il costo dei salari per i tesserati ha toccato 41,1 milioni, in leggera flessione rispetto alla prima stagione in serie A dell’era Saputo.
Di questi 41,1 circa 30 sono stati impiegati per la rosa dei calciatori tra stipendi e premi. Nel campionato appena finito, le stime sui salari indicano un trend sostanzialmente invariato con un ammontare intorno ai 30 milioni. Le altre due squadre di riferimento, Spal e Cagliari (rispettivamente 17esima e 16esima), per i calciatori hanno stipendi lordi per 21 milioni circa.
Insomma, il Bologna per salvarsi spende molto di più di quello che servirebbe. Se è vero che per ora Saputo vuole solo salvarsi, probabilmente il suo disappunto per quei tifosi che gli chiedono più investimenti è legittimo: sta già pagando più del dovuto per quel risultato.
Accanto a queste cifre c’è poi sempre il desiderio di Saputo di ottenere maggiori ricavi per foraggiare la parte sportiva. Quest’ultima, comunque, il Bologna dovrà ritoccarla a prescindere dal bilancio e qui iniziano i guai perchè finora è la manovra riuscita peggio a Fenucci e Bigon.
Tenendo gli stessi parametri e utilizzando le stime di Transfermarkt, il valore delle rose delle tre retrocesse vede uno spread considerevole con il valore delle prime tre salve: il divario è di oltre 20 milioni, per una quota salvezza che è stabilmente scesa sotto i mitici 40 punti.
Secondo questi dati, il Bologna oggi vale 90 milioni ovvero 50 in più di chi è caduto in B: sul campo, però, questo margine si è ridotto in appena 4 punti.
(Daniele Labanti – CorrBo)
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