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CorrBo – Donadoni non è in discussione, ma si pensa a un nuovo modulo – 22 Feb

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Donadoni non è assolutamente a rischio. Il tecnico bergamasco potrebbe anche perdere altre due o tre partite e non cambierebbe nulla. Questo è quanto ci riporta Claudio Beneforti sul Corriere di Bologna di oggi, sottolineando però il fatto che, in un qualche modo, il mister deve dare un segnale di cambiamento, magari non affidandosi più allo stesso modulo.

Ma come mai Donadoni è così saldo al suo posto nonostante i recenti risultati? I motivi sono molteplici. Innanzitutto in società, da Joey Saputo in giù, tutti hanno una stima illimitata nei confronti dell’ex ct della nazionale. Bisogna poi considerare che il mister non è stato accontentato del tutto nel mercato estivo e in quello invernale, e molte delle difficoltà di oggi sono legate agli infortuni di quei giocatori che, quando sono stati acquistati, si sapeva fossero fragili fisicamente (Maietta, Gastaldello e lo stesso Destro solo per citarne alcuni). Proprio per questo motivo Donadoni aveva richiesto più volte degli innesti, sia in attacco che in difesa, che fossero pronti da subito per la Serie A, e invece gli sono stati forniti giovani sì di belle speranze, ma con poca o nessuna esperienza nel massimo campionato. Un altro punto da considerare è anche che i giochi per il campionato sono stati fatti, e la salvezza (obiettivo dichiarato dalla società insieme alla crescita del gruppo) è stato già praticamente raggiunto. E proprio per questo motivo non avrebbe senso cambiare un allenatore stimato da tutta la società a questo punto del campionato.

 

Ultimo punto, ma affatto trascurabile: Donadoni ha un contratto fino al 2018, che si potrebbe anche estendere fino al 2019. E’ chiaro che questo finale di campionato sarà importantissimo per capire se le strade dei rossoblu e del tecnico bergamasco continueranno ad essere unite, perché, nel caso in cui da qui a Maggio la squadra non dovesse dare segnali di ripresa, le due parti dovranno sedersi ad un tavolo e capire se sia davvero il caso di continuare ancora assieme. Serve quindi una svolta, e questa potrebbe arrivare provando a cambiare il modulo usato costantemente fino a questo punto, quel 4-3-3 che sta diventando ormai sterile e prevedibile. L’idea potrebbe essere quella di impiegare Petkovic, che ha ben figurato nella scorsa partita, al fianco di Destro, con Verdi Trequartista, per dare un po’ più di pericolosità e imprevedibilità ad un reparto che ultimamente non sembra mai essere pericoloso. Donadoni ci sta pensando, perché si rende conto anche lui che qualcosa deve fare per far uscire il Bologna dal tunnel.

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