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CorrBO – Gabbiadini e il Bologna, incroci e rimpianti – 16 set

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Domani torna il campionato, e in vista della sfida che attende il Bologna nella tana del Napoli di Sarri, Francesca Blesio coglie l’occasione per parlare di un calciatore tanto amato quanto rimpianto dai tifosi rossoblu. Manolo Gabbiadini arrivò un’estate, nel 2012, in prestito dalla Juventus, e subito i tifosi del Bologna se ne innamorarono: riconobbero il talento, la voglia di lavorare, l’umiltà, si divertirono con un tridente che prevedeva anche Gilardino e Diamanti, si godettero gol e crescita di un ragazzo arrivato come centravanti puro ed educato invece da Pioli come esterno alto. A fine stagione, però, la favola finì: Gabbiadini tornò da dove era venuto, cioè alla Juventus, quindi fu girato alla Sampdoria e infine ecco l’arrivo a Napoli. Manolo a Bologna ha lasciato il cuore, qui si è innamorato e qui ha deciso di far nascere il figlio. Un ritorno, tuttavia, appare davvero improbabile: non poteva permettersi il Bologna di Guaraldi, di investire su di lui da giovane, non può permetterselo neanche il Bologna di Saputo. Perché se è vero che la dimensione economica del club è senz’altro mutata, è vero che Gabbiadini è oggi considerato uno dei più forti attaccanti in Italia, e De Laurentiis ha respinto numerose offerte al mittente questa estate. Nonostante la partenza di Higuain non gli abbia aperto gli spazi sperati (sono due su tre le panchine finora, e l’esplosione di Milik non aiuta) Gabbiadini viene considerato un valore aggiunto per il Napoli, che si prepara a rinnovargli il contratto fino al 2021 a tre milioni a stagione. Cifre che significano che un ritorno a Bologna di Manolo diventa sempre più improbabile. 

foto AP presa da ilrestodelcarlino.it

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