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CorrBo – La rivincita agrodolce di Krafth – 12 Nov

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Periodo non esaltante per il terzino petroniano, reduce di un inizio campionato fatto più di ombre che luci per lui (sette presenze in stagione, sei sconfitte per il Bologna con lo svedese fra gli undici titolari). Poteva essere lui l’anello debole della formazione scandinava, invece se n’è rivelato uno dei cardini nella serata di venerdì, grazie ad una buona prestazione ed alla sua rimessa laterale dalla quale è scaturito poi il goal dell’1 a 0. Goal di Johansson ed Italia con mezza scarpa giù dall’aereo per Russia 2018. Gli scherni che giungevano da un po’ tutto lo stivale si sono infranti contro il 3-5-2 di Ventura e la prestazione azzurra, assolutamente insufficiente. <<Ho avuto a che fare con Insigne in Serie A ed è sempre stata dura,è un grande giocatore – dice Krafth in un intervista per il sito SoloCalcio.Se – di sicuro ho preferito avere di fronte Darmian, un giocatore meno impegnativo e che spinge meno in fase d’attacco mentre l’esterno del Napoli ti punta sempre.>> Le scelte di Ventura hanno di certo reso più lieta la serata dell’esterno difensivo rossoblù, soprattutto quella di schierare il fantasista partenopeo come centrocampista interno nella partita d’andata. Scelte che però lunedì saranno certamente diverse, come ne è consapevole anche Krafth: <<Penso che al ritorno Insigne giocherà sicuramente e che cambieranno modulo, magari un 4-2-4>>. Nulla è deciso, come è incerta pure la presenza del terzino del Bologna fra i titolari visto il rientro dalla squalifica del titolare Lustig, complice anche un piccolo affaticamento nel match di venerdì scorso che fa risuonare campanelli d’allarme importanti in quel di Casteldebole sulla condizione fisica dei giocatori felsinei. <<Ho chiesto il cambio perché ero stanchissimo ma non mi sono infortunato. Per me che gioco in Italia essere in campo è stato speciale, gli applausi del pubblico al cambio mi hanno reso felice.>> Più croce che delizia del Bologna in questo inizio di stagione sfortunato, Emil sorride e si porta a casa qualche soddisfazione: scivolato indietro nelle gerarchie di Donadoni dopo le tante incertezze sul rettangolo di gioco, con la Nazionale invece ha mostrato pure il suo lato da duro. <<Giochiamo sporco, loro lo soffrono>> aveva detto prima del match. Così è stato, con ottimi risultati. Un concetto ribadito nel post gara, unito ad un monito: <<A Milano giocheranno meglio, l’Italia resta favorita ma faremo di tutto per andare ai Mondiali.>> Krafth dovette dare forfait per un guaio alla schiena alla cavalcata trionfale degli scandinavi nell’Europeo Under21 del 2015: un gruppo di ragazzi classe ’92, ’93, ’94 che ha portato in dote al’attuale avversaria dell’Italia Lindelof, Augustinsson, Thielin, Guidetti ed Helander, oltre a Claesson che era già stato promosso in nazionale maggiore. Nel girone ebbero ragione dell’Italia, sconfiggendola per 2 a 1 ed eliminandola dal torneo, con il solo Belotti ad aver partecipato ad entrambe le sfide, escludendo i vari Bernardeschi, Verdi, Rugani e Zappacosta. Il lupo perde il pelo ma non il vizio, la specialità italica è servita: gerontocrazia senza appello, sia sul rettangolo verde che fuori.
(Fonte: Il Corriere di Bologna; articolo di Alessandro Mossini)

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