Bologna FC
CorrBo – Marketing solutions: Fenucci e Bergamini a Montreal per problemi di partnership – 19 Lug
L’amministratore delegato Claudio Fenucci ed il consigliere Luca Bergamini a Montreal, per discutere sul tema stadio e per affrontare un tema delicato, quello relativo al settore commerciale del Bologna. Rapporti di collaborazione interrotti, anomalie nelle dinamiche tra il club, le agenzie di consulenza ed ulteriori intermediari, nonché fra essi ed alcuni partner rossoblù. Una situazione che il club sta cercando di rendere più chiara, per comprendere le responsabilità personali e l’entità dei problemi. Il quadro generale: Christoph Winterling è stato nominato dal Bologna direttore del settore commerciale, ufficio che conta otto persone, call center compresi. Per commercializzare il proprio brand e riempire gli spazi pubblicitari all’interno dello stadio, il club si è prima affidato alla Dao di Stefano Dealessi ed Edoardo Ottaviani, agenzia già nota nel mondo sportivo e vicina agli ambienti del Coni. Successivamente si è stipulato un altro accordo con la Innova srl, che dal Luglio 2015 ha un contratto con la stessa Dao, con la prima che risulta avere sede legale in Via Parigi 11 a Roma, nel medesimo luogo dove è situato lo studio Ferri Minnetti e Piredda, con quest’ultimo che ricopre un ruolo nel consiglio di amministrazione del Bologna. Tornando ad Innova, i soci sono Filippo Maria Zampieri e Andrea Terranova: il secondo è socio dello studio Bergamini di Corrado Bergamini & C. – fratello del consigliere rossoblù. Inoltre la società pubblicitaria (secondo fonti del club), ha portato al settore commerciale ben 250 mila euro, guadagnando 36 mila euro di provvigioni. Quello che il Bologna sta cercando di capire è se c’è la possibilità che all’interno del rapporto di partnership, alcune società abbiano visto apparire il loro logo all’interno dello stadio senza il corretto iter di contrattualizzazione. Errore, dimenticanza o negligenza? Esistono intermediari collegati alla società, che facendosi concorrenza fra loro portano al Bologna incassi minori? Quante volte può essere accaduto e questi fatti sono documentati? Per via dello strettissimo codice etico societario, che ha evitato anche rapporti di marketing con le big oggetto di inchieste come Infront, la questione risulta di primaria importanza. Anche gli intrecci all’interno del club potrebbero meritare una riflessione: Winterling è titolare della CW Sport Consulting, Massimo Cimino e Salvatore Ferri sono vicini al consigliere di amministrazione rossoblù Piredda, con il primo che si presenta come uomo del Tmf group, società affiliata allo studio Ferri, Minnetti, Piredda, mentre il secondo è socio dello studio in questione. Un quadro davvero intricato, che ha portato la necessità di chiarire se nei rapporti vi sia il dubbio dell’opportunità. Il Bologna, interpellato telefonicamente, ha scelto di non rilasciare dichiarazioni ufficiali, ma ha fatto sapere di avere interrotto il rapporto con la Dao. L’evidenza che traspare è quella di un club che sta cercando di comprendere l’origine di eventuali anomalie al marketing, con i vertici riuniti da Saputo che si stanno interrogando per affrontare la questione.
Fonte: Il Corriere di Bologna; articolo di Daniele Labanti
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