CorrBo – Mentalità, errori e potenziale. Perchè è giusto preoccuparsi – 8 nov

La partita contro la Roma ha lasciato parecchi dubbi per strada, non tanto per la sconfitta, ma per la prestazione, soprattutto di quei giovani che ancora si dimostrano troppo inesperti e forse non ancora pronti per questa categoria, sicuramente non per giocare all’Olimpico.

In questo periodo di difficoltà di gioco e di risultati, bisogna porsi tanti punti interrogativi e analizzare con lucidità una situazione complicata, cercando di risolvere le defezioni nei prossimi mesi, magari aiutandosi con un mercato di gennaio mirato e utile, puntando su un difensore affidabile. 

Roberto Donadoni in questo momento si trova ad allenare una squadra sghemba, perchè i veterani fragili e abbonati all’infermeria sono, come prevedibile, in infermeria e la pletora di ragazzini stanno mettendo in mostra i loro legittimi limiti. Immaginare un periodo migliore non significa infangare Joey Saputo, semmai ne certifica le ambizioni, perchè quello del chairman rossoblu è un potenziale economico e gestionale certificato, a differenza di quello tecnico di alcuni elementi del Bologna, come scrive Daniele Labanti sulle pagine del Corriere di Bologna. 

A preoccupare non sono tanto gli errori o l’inesperienza, ma l’atteggiamento. Giovani si, ma poco esuberanti, poco rabbiosi. Una mentalità che non piace nemmeno al mister, sono diversi i giocatori persi per strada o mai arrivati, tre anni sono tanti, e i vari Masina e Oikonomou, grossi passi avanti non ne hanno fatti rispetto a quando a guidarli c’era Diego Lopez in serie B. 

Ora arrivano sfide più abbordabili, di certo non semplici, le avversarie non si sposteranno per fare strada ai felsinei, perchè non basta chiamarsi Bologna e avere Saputo per vincere le partite.