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CorrBo – Salvate il soldato Donadoni – 7 dic

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Nel calcio, lo sappiamo tutti, contano i risultati, e questo vale per tutti. Vale quindi anche per Roberto Donadoni che, insieme al suo Bologna, sta attraversando un preoccupante periodo di crisi. Ma quali  quante sono le colpe del tecnico in questo caso? E’ la domanda che si pone Claudio Beneforti sul Corriere di Bologna di oggi, ed è un quesito a cui è sicuramente difficile dare una risposta. Che ci stia mettendo anche del suo è fuori discussione, ma non si può dare la colpa di questa involuzione ad un’unica persona.

Perché sì, Donadoni può sbagliare una scelta nell’undici iniziale, o un cambio a partita in corso, ma se i ragazzi che scendono in campo sbagliano dei passaggi elementari come è successo a Udine, sicuramente la colpa non si può attribuire all’allenatore. Magari bisogna risalire a monte, ovvero a chi questa squadra l’ha costruita, quindi Fenucci, Bigon e Di Vaio. Con le partenze dell’estate, il compito dei tre citati era quello di sostituire i vari Rossettini, Giaccherini e Diawara con giocatori che facessero crescere i rossoblu. Per ora, numeri alla mano, siamo allo stesso punto dello scorso anno: 16 punti i quindici partite, e il salto di qualità, della squadra e da parte di alcuni giocatori, ancora non si è visto. Sicuramente quindi a Donadoni non può essere data la colpa, anche per altri due motivi: E’ la persona più stimata da Joey Saputo all’interno dell’area tecnica, e la squadra crede ciecamente in lui e, nonostante la crisi dell’ultimo periodo, sanno bene che l’allenatore bergamasco è la persona migliore per farli ripartire.

 

Torniamo quindi a chi ha costruito la squadra in estate, che sicuramente poteva fare scelte più mirate. A partire dall’attacco, dove serviva, ed era stato chiesto da Donadoni, un attaccante importante, considerando i vari problemi fisici di Destro e che Floccari doveva recuperare dall’ernia. Il giocatore selezionato, ed arrivato nell’ultimo giorno di mercato, è stato Umar Sadiq, classe ’97, quindi ancora tutto da formare e, soprattutto, infortunato. Tornerà a gennaio, mese in cui potrebbero essere fatte altre manovre di mercato nel caso la crisi dovesse continuare.

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