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CorrBo – Simone, un sogno tinto d’azzurro: “Dieci giorni indimenticabili” – 30 Mar
Dalla Fiorentina alla Fiorentina: un girone dopo, Simone Verdi si è ripreso tutto quello che il destino gli aveva tolto. Era il 29 ottobre: il fantasista rossoblu va via in contropiede, supera di slancio Borja Valero ma nel cambio di direzione la caviglia destra si impunta nel terreno e il malleolo fa crac, cancellando la convocazione per il match di qualificazioni mondiali contro il Liechtenstein. Come afferma anche Alessandro Mossini nel Corriere di Bologna odierno, ci sono voluti quasi tre mesi per rivedere il fuoriclasse in campo: il Bologna e Roberto Donadoni lo hanno atteso, facendolo rientrare con i giusti tempi e i mezzi adatti. Dopo alcune settimane necessarie per sconfiggere la comprensibile ruggine, Verdi è tornato in forma. E, contro il Chievo, è ricomparso nel tabellino dei marcatori, per la prima volta dopo l’infortunio. Da lì a poche ore è arrivata la chiamata di Gian Piero Ventura, con annesso debutto in amichevole contro l’Olanda. Verdi è diventato così il 52esimo giocatore del Bologna a vantare almeno una presenza con la Nazionale italiana e ieri, a Casteldebole, ha raccontato alla webtv felsinea la sua esperienza: “E’ stata una bella soddisfazione per me e per il club. Allenarsi con tanti campioni e vedere come lavorano ti fa capire perché restano ad alti livelli per tanti anni: sono stati dieci giorni indimenticabili”. Le sedute con Buffon e con gli altri senatori del gruppo e gli scherzi con il nucleo dei più giovani evidenziano la solidità del team. Inoltre, il tema che rende felici i tifosi petroniani è che i riflettori del calcio bolognese e italiano si sono riaccesi sul talento. Poco importa se ad Amsterdam, contro l’Olanda, i minuti sul campo sono stati solo tre. Il debutto del lombardo ha il sapore della rivincita: “La partita si era messa in un certo modo, – commenta il neoazzurro – “c’era bisogno di tanta fase difensiva e il mister non ha voluto mettermi a disagio in un ruolo che non è proprio il mio. Sono orgoglioso e spero nel futuro, portando la maglia del Bologna in Nazionale”. Una frase che racchiude la voglia di continuare il suo percorso rossoblu, ma anche la determinazione di conquistarsi ancora più spazio agli occhi di Ventura, che lo aveva già allenato ai tempi del Torino. Una rincorsa che riparte proprio dalla “fatale” partita contro i viola: domenica, Verdi sarà dell’incontro, nel 3-5-2 a supporto di Destro. Davanti a sé ha nove giornate per tingersi ancora di più d’azzurro: la volata verso Russia 2018 continua. A giugno andrà in scena l’amichevole contro l’Uruguay e il ritorno contro il Liechtenstein. A settembre, a calendario, è presente altresì la gara chiave e decisiva vs la Spagna.
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